E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

La begonia tuberosa


Nome scientifico Begonia x tuberhybrida della famiglia delle Begoniaceae, origine Asia. Questo gruppo di begonie comprende specie per la maggior parte di origine asiatica e moltissimi ibridi orticoli, dei quali i più conosciuti sono raggruppati sotto la denominazione di Begonia x tuberhybrida. Si tratta di piante erbacee caratterizzate da un tubero di dimensioni anche notevoli, appiattito nella parte superiore e concavo in quella inferiore, da cui si sviluppano diversi germogli. Il fusto è eretto, carnoso, spesso di dimensioni notevoli. Le foglie sono alterne, quasi triangolari, di un verde intenso. I fiori, grandi come quelli delle rose, sbocciano in estate, all'ascella delle foglie, portati da un lungo peduncolo. I colori sono molto variabili: rosa, rosso, bianco, giallo, arancio in diverse sfumature. Le cutivar sono moltissime e ogni anno vengono create nuove varietà.

La coltivazione
Le begonie tuberose si coltivano prevalentemente in aiuole e bordure o su balconi e terrazzi, ma anche in vaso in appartamento. Nelle località con inverni particolarmente rigidi, i tuberi coltivati all'aperto non possono essere lasciati nel terreno, perchè il gelo li danneggerebbe; devono quindi essere estratti dal terreno nel mese di ottobre e riparati. Nel periodo vegetativo e di fioritura si consiglia di aggiungere periodicamente un concime liquido per piante fiorite, alla dose di 10 g per decalitro di acqua.

Esposizione - Le begonie tuberose prediligono un'esposizione con una buona luminosità: nei climi freddi possono rimanere in pieno sole, mentre in quelli miti non vanno tenute alla luce solare diretta.

Temperatura Nel periodo vegetativo la temperatura ideale per queste begonie è di 20-22° C. Durante la fioritura gradiscono invece una temperatura leggermente più bassa. ( 18-20°C.)

Annaffiatura - Durante il periodo vegetativo e di fioritura si annaffia in modo da mantenere il terriccio sempre umido, senza però esagerare. Verso la fine dell'estate si riducono gradualmente le annaffiature (senza lasciar seccare il substrato) per sospenderle del tutto quando le foglie seccano.

Rinvasatura - Le begonie tuberose si rinvasano in primavera, utilizzando vasi di volta in volta più grandi dei precedenti.

La moltiplicazione . Si effettua mediante la messa a dimora dei tuberi. Quando le piante hanno perso le foglie, si lasciano seccare anche i fusti. In seguito si estraggono i tuberi dal terreno e si conservano in ambiente fresco, al buio, durante l'inverno; potranno essere ripiantati la primavera successiva. I tuberi devono essere piantati superficialmente, lasciando 1-2 cm fuori dal terriccio, con la parte concava  verso l'alto, utilizzando un substrato a base di torba. Dopo l'emissione dei germogli si piantano di nuovo in vasi da 10-15 cm riempiti con un normale terriccio da giardino o da piante in vaso leggero e ben drenato. La temperatura dovrebbe essere di 20_22°C. Un altro metodo di propagazione è quello per talea; quando da un tubero si sviluppano diversi germogli se ne può lasciare uno solo, utilizzando gli altri come talee, da far radicare in un terreno sabbioso in vasetto. Le piante fioriscono già al primo anno e anche i tuberi che si sviluppano sono di dimensioni sufficienti per dare nuovi germogli l'anno successivo.

Malattie e parassiti -  Gli eccessi d'acqua, le piantagioni in profondità e un terreno troppo pesante (con molta argilla) possono favorire la comparsa di marciumi al colletto o sulle foglie basali, dovuti a funghi dei generi Pythium e Rhizoctonia. L'oidio (mal bianco), che si manifesta con macchie bianche polverose sulle foglie, si combatte con trattamenti a base di zolfo o prodotti appositi. La muffa grigia (Botrytis) si manifesta in condizioni di eccessiva umidità con chiazze scure sulle foglie e sui fiori; le parti attaccate si coprono poi di un feltro grigio. La pianta va trattata con prodotti specifici antibotritici. Tra i parassiti animali i tripidi, gli afidi, i tarsonemi e gli acari, che causano con le loro punture lesioni e deformazioni alle foglie, le piante colpite devono essere trattate con prodotti appositi (insetticidi o acaricidi)

Consigli per l'acquisto -
Le begonie tuberose sono facilmente reperibili presso i garden centre e i fioristi a partire da fine aprile inizio maggio: questo è il momento migliore per acquistarle, in modo da poter godere per tutta l'estate della loro fioritura. Se si acquistano i tuberi, controllare che siano sodi e non molli a causa di marciumi.


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