E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Piante e fiori: Asplenium nidus avis, famiglia delle Polipodiacee, origine India e Australia tropicale

Asplenio, nome scientifico Asplenium nidus avis (nido d'uccello) della famiglia delle Polipodiacee. Appartiene a un genere di circa 650 specie di felci sempreverdi. 

Si tratta di una felce con tallo basso recante fronde che misurano fino a un metro di lunghezza e 20 cm di larghezza; è robusta e vive bene in serra temperata; in appartamento è adatta per vasi e fioriere. Richiede rinvaso in marzo-aprile con 2/3 di terriccio di foglie e 1/3 di terra di brughiera fibrosa o di torba. 

Le foglie, dal lembo largo e allungato, con margini ondulati e nervatura centrale grossa, hanno consistenza coriacea e colore verde brillante; sulla pagina inferiore si formano le spore di colore bruno. In natura la pianta è epifita, vive cioè su un'altra pianta servendosene solo come supporto. 

Coltivazione: l'Asplenium è ua pianta da coltivare  in vaso in appartamento. Nella bella stagione può essere posta anche all'aperto, purchè all'ombra e in ambiente umido, al riparo dal vento. La si ritira in autunno. 

Terriccio: il substrato migliore è costituito da un misto di torba, terra da giardino e sabbia per assicurare un buon drenaggio. Infatti l'eccesso di acqua fa marcire la pianta alla base e favorisce l'attecchimento di funghi parassiti. In estate fertilizzare una volta al mese. 

Esposizione: come tutte le felci del genere asplenium, anche questa specie richiede una collocazione all'ombra o mezz'ombra; l'insolazione diretta brucia quasi immediatamente le foglie. 

Innaffiature: l'Asplenium richiede annaffiature abbondanti durante lo sviluppo e soprattutto in estate. Molto rare nei mesi invernali, intervenendo soltanto quando il substrato tende ad asciugarsi. Si devono, inoltre, inumidire le foglie lavandole o spruzzandole con acqua tiepida. 

Rinvasatura: la rinvasatura si effettua ogni 2-3 anni, in primavera. Si impiegano lo stesso substrato descritto sopra, e un vaso poco più grande del precedente. 

Riproduzione: l'Asplenium è una specie difficile da riprodurre perchè le felci si riproducono attraverso le spore. Bisogna quindi raccogliere le spore, farle  seccare correttamente e poi seminarle; generalmente questa operazione viene effettuata da vivaisti specializzati. Comunque quando le piantine sono maneggiabili, si trapiantano in vasi riempiti con la stessa composta di semina e, appena si saranno formate, le piantine giovani si invasano singolarmente. 

Malattie e parassiti: le malattie più comuni, come la muffa grigia e le batteriosi delle foglie che ne causano il disseccamento, si possono limitare non eccedendo nelle annaffiature. Infezioni di Phyllosticta e Taphina si controllano con i fungicidi a base di Zineb e Maneb. I danni provocati da nematodi, acari e insetti vari, come afidi, trepidi e cocciniglie, si curano con appositi prodotti a basso dosaggio. 

Curiosità: le foglie dell'Asplenium formano una coppa, più marcata negli esemplari maturi, che simula un nido d'uccello: da ciò deriva il nome latino della specie.


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