E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Piante e fiori: Polygonum, famiglia delle Poligonaceae, origine: Europa, Asia, America settentrionale.

                     

Il Genere Polygonum è costituito da circa 300 specie erbacee, perenni e annuali, suffruticose (quelle rampicanti), alcune rizomatose, resistenti, che hanno generalmente una notevole importanza ornamentale. 

La varietà più ornamentale è Donald Lowndes con foglie più grandi, che virano al bruno d'autunno e spighe più lunghe della Darjeeling, con fiori di colore variabile dal rosa al rosso.

Le specie ornamentali vengono coltivate in piena terra, per giardino roccioso, aiuole e pergolati, in quanto comprendono piante nane, di media altezza con rami lunghi diversi metri. 

Per le specie da bordura e aiuola è richiesto un terreno fresco, sciolto, ben dotato di humus e anche un po' umido; l'impianto si fa in primavera o in autunno, distanziando le piante fino a 30-60 cm, secondo il loro sviluppo. 

Esposizione: tranne P. campanulatum, che preferisce luoghi ombrosi, le altre specie si adattano bene sia sole sia alla mezz'ombra. 

Temperatura: si tratta di piante generalmente resistenti sia alle alte che alle basse temperature. Solo per la specie multiflorum, nelle zone a clima freddo, affinchè la pianta sopravviva, è necessario usare particolari precauzioni riguardo al rizoma che andrà messo a dimora in luoghi riparati.

Annaffiatura: è necessaria all'impianto, nella fase giovanile e nel periodo estivo, con frequenza anche ravvicinata se la temperatura è elevata. 

Moltiplicazione: per divisione dei rizomi o dei cespi in autunno e in primavera, ripiantando subito le parti ottenute. Per i rampicanti si prelevano talee semilegnose (rametto dell'anno con una porzione del ramo portante) lunghe 10 cm alla fine dell'estate o talee legnose lunghe 20-30 cm.  Le talee semilegnose si fanno radicare in torba e in sabbia in parti uguale o torba e agriperlite e si piantano poi in primavera. Quelle legnose si mettono direttamente a dimora. 

Malattie e parassiti: il problema principale è costituito da larve di insetti che rodono le foglie, steli e colletto. Si controllano con trattamenti a base di servin.  


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