E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Vriesia splendens


Considerata a torto una pianta grassa, è senz'altro errato trattarla come tale e annaffiarla con abbondanza solo dalla primavera all'estate, lasciandola quasi asciutta negli altri mesi. In realtà in inverno il terriccio deve essere sempre fresco anche non inzuppato, e durante i mesi più caldi è consigliabile versare un pò d'acqua al centro della rosetta di foglie, dove si forma una specie di scodellina.

La concimazione si esegue da aprile a settembre, ogni 15 giorni. Alla caduta dell'infiorescenza tenere la pianta piuttosto asciutta per farla riposare; dopo una quindicina di giorni tutto tornerà come prima. Per favorire l'infiorescenza è consigliabile procedere, da aprile sino all'apparizione dei boccioli, a quindicinali  irrorazioni con stimolante ormonico.

 

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