E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Piante e fiori: Piante da fiore, Il Giglio o Lilium

Giglio (Lilium) della famiglia Liliaceae, diffuso in Europa, Asia e Nord America

fonte Wikipedia

Genere di 80 specie di piante perenni, bulbose, prevalentemente rustiche, diffuse allo stato spontaneo nelle zone temperate dell'emisfero settentrionale. Sono piante molto diffuse; oltre alle specie, esistono una grande quantità di ibridi.

Il bulbo dei gigli è formato da tuniche, o catafilli, che sono foglie trasformate, nelle quali si accumulano sostanze di riserva. In alcune specie le foglie sono lineari, graminiformi, dense, disposte lungo tutto il fusto, in altre sono ovali-lanceolate o lanceolate, distanziate tra loro e riunite in verticilli.

Il fiore tipico del giglio è formato da 6 tepali grandi, simili tra loro, e presenta 6 stami, spesso molto evidenti. Vasta è la gamma dei colori, eccettuato l'azzurro; molto varie sono anche le dimensioni e le forme: alcuni gigli hanno fiori larghi 2,5 cm, con tepali retroflessi e arrotolati, altri hanno fiori imbutiformi o tondeggianti, larghi fino a 25 cm: I fiori sono riuniti in infiorescenze terminali rade; sono spesso profumati, ma alcune specie emanano un odore sgradevole.

I gigli si piantano in ottobre o in marzo, all'aperto; quelli che radicano solo dalla parte inferiore del fusto, si piantano in autunno. Durante la conservazione, i bulbi  possono raggrinzire; prima di piantarli si consiglia quindi di tenerli per qualche tempo in torba umida.

Si piantano preferibilmente in posizioni esposte a sud, leggermente in pendenza, al riparo dai venti. La maggior parte dei gigli si coltivano in qualsiasi terreno da giardino ben drenato; alcune specie tollerano i terreni calcarei, altre non crescono dove esiste anche solo qualche traccia di calcare.

Per la coltivazione di gigli in vaso, i bulbi si piantano in autunno, in vasi di 15- 20 cm, o in gruppi di 3 in vasi di 25 cm, riempiti con la composta da vasi John Innes n° 1 o con un miscuglio formato da 2 parti di letame maturo, 2 parti di terriccio e 1 parte di sabbia grossolana.

Dopo l'invasatura, si tengono i gigli in un ambiente fresco, per favorire una buona radicazione; successivamente, si interrrano i vasi all'aperto, ricoprendoli di cenere, oppure si mettono in cantina, o comunque in un ambiente buio e ben aerato. Quando cominciano a spuntare i germogli, si riportano le piante alla luce; Dopo la fioritura, si interrrano i vasi all'aperto, in posizioni ombreggiate, fino a quando la pianta secca, annaffiando frequentemente per evitare che secchino anche i bulbi;

Quando si sono formati i boccioli, si somministra un concime liquido ogni 10-15 giorni; appena cominciano ad aprirsi, si sospende la concimazione.

Molti gigli si moltiplicano naturalmente, producendo 2 o più bulbi ogni anno. Le piante troppo dense si dividono ogni 3-4 anni, in ottobre o in marzo, e i nuovi bulbi si ripiantano. La maggior parte dei gigli produce semi; Si semina generalmente in settembre, ottobre, in cassette profonde 15.25 cm. 

Malattie e parassiti I nemici principali dei gigli sono alcuni virus che attaccano le piante provocando rosette (getti apicali trasformati), deformazioni fogliari, mosaici e mancate fioriture. Non esiste alcuna cura e, se attaccate, le piante vanno distrutte per evitare che i virus possano propagarsi ad altri esemplari.

Tra i funghi (eliminabili con appositi fungicidi) bisogna fare attenzione alla Botrytis elliptica che provoca macchie grigiastre sulle foglie facendole successivamente seccare, provoca l'aborto dei fiori e la deformazione dei petali: si può combattere con un fungicida antibotritico.

Altro pericolo può venire dal Fusarium oxysporum che provoca il distacco delle scaglie dei bulbi, danni alle foglie e aborto dei fiori. <

È, invece, un batterio, l'Erwinia carotovora, a provocare il marciume con cattivo odore dei bulbi: poiché è piuttosto difficile da sconfiggere, è opportuno esaminare i bulbi al momento dell'acquisto. I gigli sono attaccati anche da parassiti come i tripidi, gli acari e i nematodi, eliminabili con appositi prodotti antiparassitari.

Consigli per l'acquisto: I bulbi dovrebbero essere di buone dimensioni, ben formati e, per evitare che si raggrinziscano, vanno conservati in torba o segatura umida. Per quanto riguarda le piante in vaso, i fiori devono essere ancora in gran parte chiusi, ma il bocciolo deve già mostrare un po' di colore.

 

 

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