E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Iberide (Iberis)


Erbacee annuali o perenni o piccoli arbusti; altezza variabile tra i 10 e i 60 cm, secondo la specie, fiori in infiorescenze a ombrello, bianchi, rosa, lilla o porpora. Vengono utilizzate per bordure o bordo misto, roccaglie, pendii, muri fioriti, coltura in vaso.

Prediligono un terreno normale da giardino, misto a 1/3 di sabbia e 1/3 di torba e un'esposizione in pieno sole o mezza ombra a seconda del clima. La fioritura avviene da aprile a ottobre secondo la specie. Per quanto riguarda la piantagione essa deve essere praticata in primavera per le specie annuali; autunnale per quelle perenni.

La moltiplicazione avviene per seme in primavera per le specie annuali; per divisione dei cespi in autunno per quelle perenni. Non eccedere nelle annaffiature che devono effettuarsi tre volte la settimana. Concimare con prodotto organico unito al terreno d'impianto; con fertilizzante minerale durante la vegetazione (ogni 15 giorni). Per la potatura si tagliano gli steli che hanno portato i fiori.