E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Bracco


E' il cane da ferma più diffuso in Italia, perchè si adatta ad ogni genere di caccia. Ha il mantello a pelo corto che può essere bianco, bianco a macchie arancio o marroni, oppure del tutto marrone-castano. Altezza da 56 a 65 cm.

Caratteristiche. Robusto e armonico, ha la testa quadrata e orecchie piuttosto grandi e poco erettili; può essere di vaire sottorazze (con mantelli di diverso colore): bracco dell'Ariège, di Tolosa, blu d'Alvernia, del Borbonese, Dupuy, francese moderno, S. Germain, tedesco, Carlo, di Wurtemberg, di Weimar, italiano, spagnolo e ungherese.

Indole. Ubbidiente e mansueto può essere perfettamente addestrato per stanare e bloccare la selvaggina; si affeziona molto al padrone cui è devotissimo.

Cure. Oltre lo spazzolare il mantello, osservare spesso le zampe che si possono ulcerare facilmente.

Cibo. Zuppe di carne e verdura, pane e latte.

Malattie. Il continuo contatto con pavimenti lucidati a cera può provocare gravi piaghe cutanee di tipo allergico.