E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Cosa deve mangiare il gatto.


Non dimentichiamo che il gatto è un animale e che, per quanto ben trattato e coccolato, non deve essere viziato con una alimentazione ricercata e limitata nella varietà del cibo.

Le bestie vanno amate , protette e rispettate senza cadere in eccessi di cattivo gusto che, fra l'altro, finirebbero per trasformarsi in una pesante schiavitù per il padrone, qualora egli non avesse abituato il gatto a "mangiare un pò di tutto", compresi i cibi in scatola che rappresentano l'ideale soluzione per lo spuntino durante un viaggio di trasferimento o in altri casi di emergenza.

Per solito il gatto si ciba volentieri di carne cruda o cotta magra, frattaglie cotte, latte, pane, biscotti, riso, pasta, almeno un uovo alla settimana, verdure cotte. In genere, si calcola che un gatto ha bisogno di circa 40-50 gr di cibo per ogni 500 gr del suo peso.

Circa il 50% della quantità degli alimenti deve essere costituita da carne, in quanto il gatto è un animale che ha necessità di parecchie calorie e di cibi molto energetici; un grave indebolimento potrebbe portare facilmente l'animale a contrarre gravi malattie polmonari, fra cui la tubercolosi.

Sta al padrone, in base al maggiore o minore appetito del gatto, stabilire la giusta proporzione fra i vari alimenti, tenendo conto che questa bestiola ama mangiare in modo molto vario e spesso rifiuta il cibo solo per ribellione a una certa monotonia di sapori.

Fra le atre cose, è bene ricordare che durante l'inverno l'alimentazione deve esser più ricca e integrata con un pochinodi grassi (due o tre cucchiai di olio, un pezzetto di burro o una fetta di lardo tritato alla settimana).
Sono del tutto sconsigliati i cibi piccanti o ricchi di sugo, quelli molto dolci o troppo salati, oppure contenenti spezie.  E' ottima cosa abituare il micio a mangiare qualche pezzettino di mela (magari cotta), una fettina di banana o di pera.

A titolo indicativo, e solo per i gatti decisamente molto esigenti da un punto di vista gastronomico, è pubblicata una tabella che suggerisce un menu variato, capace di soddisfare qualsiasi capriccio dietetico.