E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Come prendersi cura del cucciolo di cane.


Prima età del cucciolo. Alla nascita i cuccioli hanno gli occhi completamente chiusi perchè le palpebre sono tenute unite da una sottile membrana che si lacera solo verso il dodicesimo giorno. Il peso del cucciolo è raddoppiato già al sesto giorno dalla nascita e triplicato al venticinquesimo giorno. Già all'età di venti giorni la bestiola è in grado di vedere, di udire e di camminare.

Sverminatura. I cuccioli sono quasi sempre affetti da verminosi: perciò, anche se non si sono mai "visti" parassiti intestinali, al trentacinquesimo giorno sarà opportuno somministrare un vermifugo, composto da un cucchiaino da caffè di olio di ricino con quattro gocce di olio di chenopodio. Questa dose, sufficiente per un solo cucciolo, va somministrata al mattino a digiuno, tenendo poi il piccolo separato dalla madre per almeno un paio d'ore. Il trattamento deve essere ripetuto ogni otto giorni, per un totale di tre volte.

Svezzamento. Al trentasettesimo giorno inizia lo svezzamento: alcune poppate vengono sostituite con pappe così preparate:
fiocchi di riso: 1/2 cucchiaio
latte intero: 1/2 bicchiere
acqua: 1/3 di bicchiere.
Si fa bollire per dieci minuti; quindi, appena la pappa è diventata tiepida, si aggiungono 20 grammi di carne lessata e tritata. Questa quantità, sufficiente per un solo cucciolo, deve essere somministrata ogni quattro ore, solo di giorno. Gradatamente sostituiremo il latte con brodo di carne, e i fiocchi con il riso normale, completando il pasto con frutta e verdure tritate. Durante tutto lo svezzamento, il cucciolo potrà godere di qualche poppata di latte materno. A quarantacinque giorni di età, il cucciolo, completamente svezzato, potrà essere affidato all'eventuale nuovo padrone.

Dentizione. La somministrazione di calcio, specie sotto forma di fosfato tricalcico e di vitamine del gruppo A e D, è fino ai sei mesi di età, un aiuto indispensabile per lo sviluppo scheletrico; i dosaggi dipendono dal tipo di prodotto usato. A tre mesi inizia la seconda dentizione che porterà alla sostituzione di tutti i denti di latte con denti di adulto. Essa si conclude entro il sesto mese.

Educazione. Per allevare ed educare un cucciolo occorrono amore, pazienza ed energia. Chi vive in città e tiene il suo cucciolo in appartamento, ha bisogno che il cane divenga rapidamente educato, ma non per questo deve usare eccessiva durezza; questa avrebbe l'unico risultato di amareggiare la vita al nostro amico. La prima e più importante regola da insegnare a un cucciolo è il rispetto per la pulizia della casa. Quando un cucciolo inesperto sporca in un punto della casa non adatto a quello scopo, è inutile picchiarlo; è meglio insegnargli quello che deve fare, approfittando della tendenza di ogni cane a non sporcare nella propria cuccia. Con una catenella si leghi il cane alla sua cuccia e lo si liberi ogni due ore, conducendolo subito nel luogo destinato ai suoi bisogni. Ebbene dopo tre o quattro giorni, potrete constatare con gioia che il nostro cucciolino avrà imparato a sporcare solo in quel posto.

Il nome. Per il nostro cane scegliamo un nome possibilmente breve e di pronuncia incisiva. Si cerchi di collegare il suono del nome solo a episodi e sensazioni piacevoli (la pappa, la passeggiata, la carezza); chiamandolo per nome quando lo si deve punire, il cucciolino finirebbe per fuggire ogni volta che si sente chiamare.

I giocattoli. A un cucciolo bisogna concedere giocattoli in abbondanza: possono essere vecchie scarpe, un grosso osso crudo spugnoso non fragile, oppure i comuni giocattoli di gomma. Si eviterà così, almeno in parte, che se la prenda con i mobili e i tappeti. Lo si abitui al guinzaglio, prima in casa e poi per strada, scegliendo per le prime passeggiate le zone meno affollate e poco rumorose. Chi non si sente in grado di educare in questo modo il proprio cucciolo e ritiene che allevarlo possa essere un impegno troppo grosso, non ceda all'impulso di portarselo a casa per poi pentirsene.


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