E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Fresia


La Frèsia è una pianta erbacea tuberosa della famiglia delle iridacee, originaria del Sudafrica. Ha tuberetti a forma di pera e foglie a forma di nastro. Si coltiva in piena terra e in vaso, per fiori recisi e per l'ornamento degli appartamenti.

La fioritura avviene in primavera, in estate o in inverno, secondo la data della piantagione, dà fiori profumatissimi di colore bianco, crema, giallo, arancione, rosso, lillà o viola, a spighe orizzontali.
Vuole una posizione in pieno sole, caldo, non eccessive innaffiature e serra tiepida (a 15°-18°) durante l'inverno. Il suo terriccio ideale è un miscuglio di 2 parti di terra di giardino, 1 parte di terra di foglie ben decomposte (o torba), 1 pa di sabbia di fiume e una splverata di perfosfato di ossa.

La concimazione liquida una volta al mese. Finita la fioritura, si diradano e poi si sospendono le innaffiature. Quando le foglie ingialliscono, si dissotterrano i bulbi, si mettono ad asciugare in luogo aerato riparato dal sole e dalle piogge. Asciutti, si puliscono, e si disinfettano nel seguente modo: o col DDT in polvere, o con eteri fosforici, o immergendoli per 3 minuti nella soluzione di solfato di rame al 5% , cioè gr 5 di solfato di rame in ogni litro di acqua, oppure immergendoli per 3 minuti in una soluzione di sublimato corrosivo all'1%, cioè 1 gr di sublimato per ogni litro di acqua.

Asciutti bene si mettono a riposare tra la torba o la sabbia asciutta del fiume. Quando ricominciano a germogliare, si pongono nuovamente a dimora. 

La riproduzione avviene per separazione dei tuberi, o per semina da febbraio a maggio. La semina si fa in vaso contenente terra di foglie ben decomposte (o torba) e sabbia di fiume in parti uguali, prima in serra calda e ombreggiata, poi in pieno sole e all'aperto. Se si annaffia frequentemente e si concima con concimazioni liquide, già in autunno si avranno belle piantine.

Questi tuberetti da seme, piantati in settembre e forzati in serra a 18°-20° di temperatura, fioriranno in inverno; se invece si piantano in primavera all'aperto, fioriranno durante l'etate. I bulbetti che si pongono a dimora a giugno, all'ombra, fioriranno nell'inverno. Prima si impolverano di brassicol o di altro prodotto per la conservazione dei bulbi, poi si interrano alla profondità di 4 cm e alla distanza di 5 l'uno dall'altro tanto in vasi come in terra.


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