E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Begonia semperflorens



Nome scientifico Begonia semperflores della famiglia delle Begoniaceae, origine Brasile. La Begonia semperflorens, o begonietta, è una specie erbacea ma coltivata come annuale, ha radici fascicolate, fini, delicate, alta fino a 40 cm, meno nelle varietà più diffuse. Nella coltura estiva in giardino si dà la preferenza alle varietà nane (15-25 cm). Le varietà più richieste sono quelle ottenute per ibridazione; vengono offerte in un colore singolo o più colori (bianco, rosa, rosso in varie tonalità). Le foglie, carnose, sono lucide, verdi o bruno-purpuree, i fiori larghi 2-3 cm, compaiono in estate-autunno.



La coltivazione
La Begonia semperflorens viene coltivata come annuale in esterno, in piena terra oppure in vaso, per la lunga fioritura che dura dall'estate fino al tardo autunno. Nella coltivazione in aiuola si rispettano distanze di 20-25 cm per le varietà nane, maggiori per quelle più alte. In vaso si usa un substrato composto da torba, terriccio di foglie di faggio e sabbia in parti uguali, da mantenere umido, ma ben drenato e concimato con fertilizzante ternario nella dose di 30-40 g per decalitro di acqua.

Esposizione, temperatura, annaffiatura, pulizia
Viene consigliata la mezz'ombra, ma la begonia sopporta bene anche la luce piena. La temperatura ottimale richiesta è di 18° C. La minima è 9°C. Trattandosi di piante a foglie carnose, che necessitano di poca acqua, si devono irrorare con moderazione e solamente per mantenere fresco il terreno. Mantenere pulite le foglie eliminando foglie e fiori danneggiati o secchi.

Moltiplicazione
Il sistema di propagazione più usato è la semina in febbraio, in luogo riparato, in un miscuglio di torba e sabbia moderatamente concimato. Dopo la germinazione, appena sono maneggiabili, le piantine si pongono in cassette; vanno fatte crescere fino a una dimensione di circa 10 cm e messe poi a dimora in vaso da 11-12 cm di diametro o in piena terra.

Malattie e parassiti
Oltre ai danni da Pythium debaryanum, che causa la morte delle piantine per marciume basale, si lamentano altri marciumi, bruni oneri, delle radici e ingiallimento delle foglie per infezione da Thielaviopsis basicola; galle (malformazioni) alla base delle piante e macchie traslucide sulle foglie indicano la presenza di batteri mortali che, come per i funghi, si possono solamente prevenire sterilizzando il terreno con appositi prodotti. Su foglie e fiori si può notare a volte la presenza di una muffa bianca dovuta ad attacchi di oidio, oppure muffa grigia imputabile a Botrytis cinerea: intervenire con fungicidi. Un virus è responsabile delle macchie gialle che a volte si notano sulle foglie accompagnate da accartocciamenti e bollosità, riduzione della crescita e assenza di fiori, Prevenire curando scrupolosamente la scelta dei semi, che devono essere esenti da virus, e combattere subito gli eventuali parassiti (acari) che portano anche i virus, con gli appositi antiparassitari, da utilizzare anche per altri parassiti animali come nematodi, acari, tripidi e larve minatrici di ditteri. Sono molto dannose anche le limacce: trattare con lumachicidi.

Consigli per l'acquisto
Le piantine da trapiantare e le piante in vaso definitivo si trovano presso i florvivaisti. gli ibridi sono reperibili anche presso altri centri specializzati.


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