E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Episcia

Nome scientifico: Episcia della famiglia delle Gesneriaceae. Origine: America tropicale. Al genere Episcia appartengono 6 specie di piante erbacee e perenni, stolonifere, delicate. Essendo originarie delle foreste tropicali gradiscono ombra, umidità elevata e alte temperature; vengono utilizzate come piante da appartamento soprattutto per le foglie decorative, in misura minore, per i piccoli fiori presenti in estate. Sono da coltivare sospese, ricadenti. Possono raggiungere una lunghezza di 50 cm.


Coltivazione:
Le piante di Episcia si coltivano in appartamento e solo nelle zone miti possono essere collocate in estate all'aperto per poi essere ritirate in autunno. Utilizzare un substrato composto da foglie di faggio, torba e sabbia in parti uguali, con una leggera concimazione di fondo a base di sostanza organica ben matura ( 200-300 g per decalitro di terra ) oppure con 10-15 g per concime ternario per decalitro. In primavera-estate aggiungere all'acqua di irrigazione ogni 15-20 giorni, un concime complesso nella dose di 10 g per decalitro.

Esposizione:
E' necessaria una discreta illuminazione diffusa e, soprattutto all'esterno, mai luce solare diretta, che provocherebbe la perdita di colore del fogliame, scottature e disseccamenti.

Temperatura:
E' importante che la temperatura minima non scenda al di sotto dei 16°C. Possono tollerare anche temperature superiori ai 34°C sempreché vi sia un'elevata umidità.

Annaffiatura:
Deve essere regolare in primavera-estate, evitando eccessi di umidità nel substrato, e ridotta in inverno. Annaffiare le piante con acqua a temperatura ambiente per evitare danni da stress.

Rinvasatura:
La si effettua in primavera utilizzando il medesimo terriccio di coltivazione e vasi di dimensioni man mano maggiori sino a giungere a 18-20 cm di diametro; poi si divide la pianta, ripiantando le parti ottenute in vasi di 12.14 cm di diametro. Dopo la divisione le piante devono essere tenute in ombra e con alta umidità sino alla ripresa vegetativa.

Toelettatura:
Eliminare i fiori appassiti e le foglie ingiallite. Per la pulizia delle piante è sufficiente spruzzare le foglie con acqua. Non utilizzare i lucidanti fogliari.

Moltiplicazione:
La si effettua con la semina in primavera in cassetta coperta da film plastico ( per mantenere elevata l'umidità e la temperatura ) in un substrato fine e filtrante. Appena le piantine sono maneggiabili si invasano singolarmente nel terriccio di coltivazione. La semina non è però adatta per la riproduzione delle varietà che non manterrebbero le loro caratteristiche. Si ricorre perciò in primavera o in estate all'utilizzo degli stoloni che radicano facilmente in un miscuglio di torba e sabbia alla temperatura di 24-25°C. Staccare lo stolone dalla pianta madre appena è ben radicato.

Malattie e parassiti:
Le piante di Episcia non presentano particolari problemi; è sufficiente annaffiare correttamente per evitare marciumi o seccumi, non esporle alla luce diretta del sole, che causa bruciature e perdita di fiori e foglie, e alle temperature troppo basse, che provocano danni irreversibili. Gli afidi verdi provocano disseccamenti e vanno combattuti con aficidi.

Consigli per l'acquisto:
Il miglior periodo per l'acquisto è la primavera. Scegliere piante ben formate, compatte e che non presentino foglie ingiallite o ammalate. Controllare che le radici siano sane.

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