E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Ortensia da giardino


Nome scientifico Hydrangea, della famiglia delle Saxifragaceae, origine: Estremo Oriente e Nord America.
L'Hydrangea, più conosciuta come ortensia, è una delle più diffuse piante ornamentali da giardino. Originaria dell'Estremo Oriente e dell'America del Nord, è presente in natura con circa 80 specie rustiche, arbustive, cespugliose, rampicanti, a foglie caduche o sempreverdi. La più comune in Italia è l'Hydrangea hortensis o ortensia comune, un arbusto che può sopravvivere senza gravi danni a temperature di -15°C: anche se parte aerea viene distrutta dal gelo, la pianta rinasce con i primi caldi. I fiori, riuniti in infiorescenze, possono essere bianchi, rosa, rossi, azzurri e blu. Le foglie sono ovali, grandi, dal bordo dentato.



Coltivazione
La coltivazione dell'ortensia da giardino è semplice per la robustezza della pianta che sopporta anche climi molto rigidi. Qualche volta viene utilizzata come pianta da appartamento ma in questo caso è difficile mantenerla più di un anno e dopo la fioritura va portata all'esterno o piantata in giardino. Va bene qualsiasi terreno leggermente acido, con un ph 5-6, ricco di sostanze organiche, rapportando l'acidità del terreno al colore originale e a quello che si vuole ottenere. La composizione del terreno influenza infatti il colore delle ortensie: le varietà che hanno fiori rosa in terreno normale o basico possono virare all'azzurro se viene abbassata l'acidità del substrato mediante l'aggiunta di torba bionda acida o di zolfo e solfati. Per quest'ultimo intervento la dose consigliata è di 3 o 4 chili di solfato d'alluminio o di ferro per metro cubo di terriccio o di 30-40 grammi per decalitro nell'annaffiatura. In terreni basici, i fiori tendono al rosa intenso.

Le ortensie preferiscono un'esposizione a mezz'ombra, anche se sopportano gli ambienti molto luminosi ma riparati dalla luce diretta che può danneggiare le grandi foglie e i fiori. Sopportano le temperature molto basse e solo delle punte molto rigide di freddo possono causare lievi danni alle parti meno lignificate dei rami. Troppo caldo, invece, può avere come conseguenza il brusco arresto della fioritura.
Per quanto riguarda l'annaffiatura il substrato deve rimanere sempre piuttosto umido e possedere un buon drenaggio. Le piante vanno annaffiate abbastanza spesso in estate ma senza esagerare, aggiungendo nel periodo di fioritura un fertilizzante liquido.

E' molto importante potare accuratamente le piante eliminando i rami morti e le infiorescenze appassite. Anche i rami più deboli vanno eliminati per permettere agli altri di avere più luce e rinvigorirsi. E' bene dunque tagliarli alla base per stimolare lo sviluppo di nuovi germogli.

Moltiplicazione
Dopo la fioritura, in agosto-settembre, si prelevano talee apicali di 10-15 centimetri da rami non fioriferi e si piantano in un substrato composto per metà di sabbia (o perlite) e per metà di torba. Vanno inoltre trattate con ormoni radicanti. Dopo che hanno messo le radici si trasferiscono in vasetti da 8 cm per poi passarle in vasi più grandi o in giardino. Si possono utilizzare talee legnose, sia di apice sia di nodo, piantandole in piena terra in posizione leggermente riparata: il substrato deve essere sempre umido. Da talee precoci nascono piante da cimare che produrranno molti fiori, da quelle tardive si ottengono invece solo piante a fiore unico. Per l'invasatura delle talee vanno utilizzati terra di brughiera e terriccio di foglie con aghi di pino o torba.

Malattie e parassiti
I marciumi che si creano alla base della pianta sono causati da funghi, che si possono prevenire sterilizzando il terriccio con i prodotti chimici appositi o con getti di vapore. Le piante colpite vanno eliminate. Anche la muffa grigia e quella bianca attaccano le ortensie danneggiandone le foglie, e si eliminano con gli  anticrittogamici in commercio. I nemici animali più comuni sono invece afidi, tripidi, nematodi e acari, parassiti che attaccano sia le radici sia la parte aerea. Si combattono con antiparassitari specifici.

Consigli per l'acquisto
Il periodo migliore per comprare le ortensie è la primavera, quando i boccioli dei fiori sono ancora chiusi.


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