E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Cereus di montagna

Cereus di montagna o Orocereus neocelsianus, della famiglia delle Cactacee. 

Questa pianta è ricoperta di fitti peli, caratteristica che le ha valso, in passato, il nome di Pilocereus (cereo peloso). 
Nel paese d'origine, cioè i versanti soleggiati della Cordigliera delle Ande, il Cereus di montagna può superare i 3 metri di altezza, ma nell'Europa occidentale, raggiunge al massimo 1 metro di altezza e 10 cm di diametro. Il corpo della pianta è percorso da numerose costolature, è di colore verde cupo, talvolta cinereo anche se appena visibile vista la presenza di numerose spine gialle e, soprattutto, per i fili argentei e arruffati.

Ogni areola porta da una a quattro grosse spine centrali (lunghe fino a 8 cm), circondate da una dozzina di piccole spine radiali. 

Esposizione: Il Cereus di montagna preferisce esposizioni in pieno sole, vi si adatta benissimo perchè è protetta dal suo involucro lanoso.

Temperature: il Cereus di montagna non sopporta freddo e umidità che possono avere, per la sua salute, conseguenze disastrose. Mentre se il terreno è secco, la pianta può sopportare temperature fino a 5°C, ma non inferiori. 

Innaffiature: occassionali in inverno e abbondanti dalla primavera all'autunno. Fare attenzione ad aumentare e a diminuire le innaffiature in modo progressivo. 

Riproduzione: la riproduzione, del Cereus di montagna, si effettua per seme , se la pianta fiorisce, ma questo è raro se la pianta è giovane. E' più facile fare talee coi giovani getti, che radicano molto bene. Si possono anche fare innesti su piante dello stesso genere, ma a crescita più rapida. 

Terreno: il Cereus di montagna apprezza una certa ricchezza minerale, che può essere apportata sotto forma di concime, durante il periodo di crescita. Il composto di coltura deve essere un miscuglio di  terra leggera, terriccio e sabbia. Questa specie ha più radici rispetto alle altre cactacee e conviene metterla in un contenitore adeguato, soprattutto quando raggiunge i 4-5 anni. 

Fiori: i fiori del Cereus di montagna sono di colore rosso cupo e compaiono all'inizio dell'estate. 


 

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