E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Alchemilla

Alchemilla vulgaris della famiglia delle Rosaceae, conosciuta anche come Erba stella, o Erba ventaglina. 

L'Alchemilla è una pianta vivace provvista di un rizoma che termina in una rosetta di foglie a lato della quale spuntano i fusti fiorali alti fino a 40 cm. Le foglie, hanno un contorno  subrotondo, sono divise in 7-11 lobi arrotondati, il lembo è spesso pieghettato come un ventaglio, il margine è dentato; il picciolo è molto lungo nelle foglie della rosetta basale e diventa sempre più corto fino a sparire in quelle inserite lunto il fusto. 

L'infiorescenza dell'Alchemilla è una pannocchia composta  di numerosi fiori molto piccoli provvisti di un calice tubulare nella parte inferiore e diviso in quattro lobi di colore verde-giallastro in quella terminale; i petali mancano.

Il frutto dell'Alchemilla, è formato da acheni, in numero che varia da uno a quattro, racchiusi nel tubo del calice. 

L'Alchemilla è una pianta molto comune dalla zona montana a quella alpina delle Alpi e degli Appennini (raramente scende più in basso); si trova nei prati umidi, nei pascoli, nei bochi freschi e luminosi. 

Per la preparazione della droga si utilizzano le foglie che si raccolgono durante l'estate, in luglio-agosto, recidendole con le unghie all'attaccatura del lembo con il picciolo.  

Le foglie raccolte si essiccano all'ombra in strati sottili e si rimuovono spesso per facilitare l'operazione. Si conservano in sacchetti di carta.

Come si usa l'Alchemilla

Proprietà:  l'Alchemilla ha proprietà astringenti, antiinfiammatorie, cicatrizzanti, antidiarroiche, leggermente antisettiche. I principi attivi, contenuti in essa, sono i tanninni, resine, fitosteroli, saponine. 

L'Alchemilla è una delle piante della flora italiana più ricche in tannini. Nota da lunghissimo tempo nella tradizione popolare e nell'antica medicina, veniva utilizzata quale emostatico e cicatrizzante per frenare emorragie interne ed esterne; come curiosità si può accennare anche al suo impiego, mediante impacchi, nella riduzione delle ernie. 

Oggi delle proprietà astringenti dell'Alchemilla si fa sopratuttto un uso esterno per attenuare il dolore di denti e mal di goa, raucedini e altre leggere infiammazioni, mediante sciacqui boccali e gargarismi. 

E' utile per l'igiene intima mediante decotto da aggiungere all'acqua per lavarsi nel caso di pruriti anali e vaginali. In caso di emergenza il decotto può essere impiegato anche per detergere ferite e abrasioni al posto della semplice acqua bollita. 

Uso Interno: si utilizzano le foglie, come antidiarroico.

  •  Decotto -5 g in 100 ml di acqua. Due o tre cuccchiai al giorno o più

Uso esterno: si utilizzano le foglie;, come astringente, antiinfiammatorio, leggero antisettico. 

  • Decotto- 10 g in  100 ml di acqua. Fare lavaggi, applicare copresse imbevute di decotto sulle parti arrossate.

Uso cosmetico: Un pugno di foglie, messe in una garza, nell'acqua del bagno, due cucchiai di foglie nell'acqua dei pediluvi esercitano una benefica azione astringente e disarrossante sulla parte immersa. 

 

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