E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Helianthocereus huascha



Helianthocereus
della famiglia delle Cactacee originaria dell'Argentina meridionale. Questo genere comprende piante di forma variabili dai fusti cilindrici, costati e, in generale, molto spinosi. 

I fiori, dai colori molto vivaci, sono di breve durata, due giorni al massimo. Compaiono a profusione, in modo inatteso. Sono grandi (7-10 cm di lunghezza), a forma di imbuto. La corolla tubulare, di colore bruno, è vellutata. Compaiono attorno al fusto e su tutta la sua lunghezza.

I fusti eretti di 30-90 cm di altezza e di 89 cm di spessore, sono di colore verde brillante e scanalati in 12-18 coste poco marcate, arrotondati, che portano areole bianche, una sorta di protuberanze dove si sviluppano peli, spine, fiori e nuovi germogli. Questo cereo emette numerosi fusti alla base. Sono ornati da numerosi aculei molto sottili di 1,5 cm di lunghezza di colore giallo o bruno, e da 4-6 aculei centrali, di tonalità più scura, che misurano 6 cm di lunghezza. 

Esposizione: coltivare questo cereo in pieno sole o in ombra leggera, in appartamento, collocarlo accanto ad una finestra. 

Temperatura: in estate, 21°C, in inverno 10°C. Come la maggior parte delle cactacee, deve trascorrere l'inverno in un luogo senza riscaldamento e ben illuminato. Farlo uscire da maggio ad ottobre. 

Innaffiature: poco abbondanti, una volta alla settimana, evitando che l'acqua ristagni. A partire da settembre, distanziarle; lasciare seccare la zolla in dicembre e gennaio. Riprenderle in febbraio. Tra maggio e settembre, polverizzare i fusti con acqua tiepida, contro gli attacchi del ragnetto rosso. 

Terreno: rinvasare la pianta ogni anno in marzo in un misto per cactacee oppure in un misto leggero e ricco costituito dal 30% di torba, 30% di sabbia ghiaiosa, 30% di terra da giardino e 10% di brughiera, ponendo al fondo del vaso uno strato di ghiaia. Una piccola quantità di fertilizzante ricco di fosfati favorisce la fioritura. 

Riproduzione: per semina, i semi germinano facilmente. Per talee dei fusti di 2-3 cm di lunghezza. Lasciar seccare 3 giorni la sezione. Piantarle in sabbia fresca, radicano nell'arco di 3 settimane. 


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