E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Opunzia bergeriana

 


Opunzia bergeriana della famiglia delle Cactacee originaria dell'America tropicale. 

Questa specie e altre strettamente imparentate, costituiscono  il gruppo più vasto della famiglia delle Cactacee. E' a questo gruppo, rappresentato da più di 300 specie, che appartengono i ben noti fichi di'India. Per la maggior parte, le opunzie sono originarie dell'America tropicale, sono state introdotte in Europa nel XVI (sedicesimo) secolo e si sono ambientate molto bene nel bacino del Meditteraneo. 

In certi luoghi, hanno assunto carattere infestante, Ciò che distingue le opunzie dalle altre cactacee è la presenza di setole aguzze, che formano una pelosità molto fitta sull'areola, intorno alle spine. 

L'opunzia è caratterizzata anche dai rami verdi, articolati e appiattiti, chiamati pale. Le pale di Opunzia bergeriana sono lunghe fino a 15 cm, di forma ovale, più strette nel punto in cui si inseriscono sulla pianta. Il loro colore è verde brillante. Le setole sono di colore grigio o bruno, le spine centrali gialle o color ocra. 

Fioritura: estiva, spettacolare negli individui piantati in piena terra, ma minore o inesistente nelle opunzie coltivate in vaso. 

Riproduzione: per talea. Qualunque frammento della pianta emette facilmente le radici. Da notare che i segmenti piantati a testa in giù emettono radici altrettanto facilmente e danno vita a  parecchie nuove piante, molto più tozze. E' possibile la riproduzione per seme, ma è resa difficile a causa dell'involucro duro dei semi. 

Terreno: l'opunzia è poco esigente, ma richiede un ottimo drenaggio, reagisce bene ai concimi. 

Innaffiature: abbondanti da marzo a ottobre, In inverno sospenderle, soprattutto se la pianta è all'aperto. L'esposizione deve essere molto soleggiata per le piante adulte, un po' meno per le piante giovani.

Coltivazione in vaso: rincalzare ogni anno, rinvasare ogni 2-3 anni, Ricoprire il fondo del vaso fino a 1/3 con sassolini, poichè le radici temono l'umidità; piantare in un composto formato da 1/3 di terra franca, 1/3 di terricico e 1/3 di sabbia grossolana. Innaffiare due volte alla settimana in estate e ridurre in autunno. 

Nelle regioni mediterranee, le opunzie sono coltivate all'aperto, ma riparate dall'umidità in inverno. Altrove è consigliabile collocarle in recipienti da portare all'aperto in marzo e da riportare al chiuso in ottobre. Le opunzie possono essere associate ad altre piante grasse in fioriere. 


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