E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Piante e fiori: Artemisia vulgaris famiglia delle Compositae origini Europa

Il nome di questa pianta deriva da quello della dea greca Artemide, protettrice delle donne gravide e delle partorienti. L'Artemisia era infatti usata per alleviare i dolori mestruali e le doglie del parto.

Il genere Artemisia comprende 400 specie di piante erbacee e suffruticose, perenni e sempreverdi o semisempreverdi, resistenti e non molro resistenti, adatte ai climi aridi.

Le Artemisia sono coltivate, generalmente, per il fogliame piumoso grigio-argenteo e per le caratteristiche aromatiche; si utilizzano le foglie in cucina e nell'industria dei liquori. I fiori, gialli o bianchi, sono poco decorativi. 

L'Artemisia è una pianta perenne simile all'assenzio, ma ha portamento più imponente e raggiunge i 150 cm di altezza. Cresce spontanea in abbondanza su terreni incolti, nelle zone ruderali e al bordo delle strade, dove si comporta da infestante.

Nei pascoli è sgradita dal momento che rende amaro il latte. Ha fusti grossi e duri, striati e angolosi, di colore rossastro; le foglie, presenti lungo tutto il fusto, sono di colore verde scuro sulla pagina superiore e biancastre sulla pagina inferiore ed hanno il lembo molto diviso. 

All'estremità dei fusti, tra luglio e settembre, compaiono le infiorescense costituite da grappoli di fiorellini giallastri o rossastri. 


Le piante di Artemisia si coltivano in piena terra, per bordure e aiuole, per formare siepi e nel giardino roccioso. Si mettono a dimora in autunno (nelle regioni a inverno freddo) o in primavera in un terreno  fertile concimato con 40-50 kg/mq di sostanza organica. 

La distanza d'impianto varia da 20 a 50 cm secondo le dimensioni delle varie specie. Solo in terreni estremamente poveri, in primavera, aggiungere all'acqua d'irrigazione 10-20 g di concime ternario per decalitro ogni 30-40 giorni. 

Generalmente non necessitano di potatura, è sufficiente eliminare gli steli con fiori appassit e, in primavera, le parti danneggiate dal freddo. 

Le Artemisia sono piante resistenti alle alte temperature, e generalmente anche a quelle basse tranne per alcune specie che prediligono il clima mite. Per avere una pianta robusta è, comunque, necessaria un'esposizione in pieno sole. 

Tutte le specie si propagano in primavera con la semina e per divisione dei cespi. Per le specie suffruticose e arbustive si utilizzano talee semilegnose (rametto dell'anno con una porzione del ramo portante) nel periodo estivo.  

Si semina in cassette in una composta da semi. Appena le piantine sono maneggiabili si invasano singolarmente nel terriccio di coltivazione. Le parti del cespo e le talee si piantano in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali; le piantine si mettono  a dimora in autunno o nella primavera successiva. 

L'Artemisia è una pianta medicinale, per la preparazione di infusi e tinture si utilizzano le foglie e le sommità fiorite che si raccolgono in estate e in autunno. Si fanno quindi essiccare al riparo dalla luce e si conservano in sacchetti in luogo asciutto.

L'Artemisia, regolarizza i cicli mestruali, stimola l'appetito e la digestione. Agisce inoltre come vermifugo e come calmante. In omeopatia la radice è utilizzata sotto forma di tintura contro l'epilessia. 

Contro le convulsioni e come calmante: ridurre in polvere in un mortaio un po' di artemisia essiccata e assumere la punta di un cucchiaino 5-6 volte al giorno. 

Contro la dismenorrea per qualche giorno, prima dell'inizio delle mestruazioni, assumere una tazza di infuso preparato con un cucchiano di artemisia in acqua bollente, lasciata riposare per 10 minuti. Non abusare di questo preparato perchè in dosi elevate può risultare tossico. 

 

Attenzione:  prima di assumere una qualsiasi droga chiedere il consiglio del medico. Evitare il fai da te.


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