E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Le piante aromatiche


Fanno parte di questo gruppo molte piante, fra le quali parecchie piuttosto decorative, che hanno la particolarità di possedere un fogliame ricco di oli essenziali fortemente aromatici. 

Fra le piante aromatiche si trovano anche varie specie medicinali, che servono a preparare tisane, unguenti, decotti o impiastri utili a guarire le piccole infermità.

Per tornare alle piante cosiddette "aromatiche", vediamo come esse vengono usate:

  • In cucina, per dare profumo o sapore ai cibi, secondo le più tradizionali ricette di origine regionale. Le aromatiche, a questo scopo, possono essere impiegate allo stato fresco, oppure essiccate; talvolta esse vengono conservate nell'olio, oppure sotto sale.
  • Per la decorazione del giardino, facendone bordure oppure sistemandole sulla roccaglia. Lavanda, rosmarino e salvia servono anche per formare siepi, di particolare effetto decorativo al momento della fioritura; queste siepi possono servire a creare una gradevole divisione fra l'orto e il giardino. 
  • Per la decorazione del balcone, coltivando le aromatiche in cassette da riporre in ordinata sequenza, in modo da creare una specie di piccolo orticello. In genere questo tipo di coltivazione è riservata al balcone su cui si affaccia la cucina.

Quando si piantano.

Le specie aromatiche si riproducono facilmente per seme (esclusi salvia e rosmarino che è sempre meglio  acquistare in piantina) in primavera, seminando in cassettine su terriccio sabbioso; allorchè le pianticelle hanno l'altezza di 5-6 cm si trapiantano a dimora, in piena terra oppure in vaso o cassetta.

Se non si desidera procedere all'operazione della semina, sempre un po' laboriosa e di risultato talvolta incerto, si può ricorrere all'acquisto delle piantine già formate e coltivate in singoli vasi. Esistono  dei vivai specializzati nella coltura di queste specie  che a primavera pongono in vendita la serie delle aromatiche già abbastanza sviluppate da poter essere messe a dimora senza attendere oltre. Comunque, non è difficile trovare queste piante presso qualsiasi floricoltore o nei "garden centers".

Come si coltivano.

La coltivazione delle "aromatiche" non presenta particolari difficoltà ed è di sicuro esito, purchè ci si attenga ad alcune semplici norme. 

  • L'esposizione deve essere, generalmente, in pieno sole. 
  • Il terreno è meglio che sia sempre un po' sabbioso per scongiurare il ristagno dell'acqua presso le radici. 
  • Vasi e cassette dovranno avere l'altezza minima di 18 cm se si desidera che le pianticelle si possano sviluppare bene, producendo abbondante vegetazione. 
  • La concimazione, da ripetere ogni 15 giorni, da maggio a tutto settembre, dovrà essere eseguita con fertilizzante solubile in acqua e ricco di azoto.
  • Le annaffiature non dovranno mai essere eccessive perchè le piante aromatiche se troppo bagnate profucono fogliame meno  profumato di quelle che soffrono un po' la sete. 
  • La cimatura è indispensabile per mantenere alle piante una bella forma raccolta e si esegue quando sugli steli appaiono i fiori (purchè i fiori non abbiano particolare valore decorativo o aromatico, come la lavanda) steccando con le dita la sommità di ogni rametto. 
  • Prima dell'inverno per le aromatiche perenni coltivate nelle regioni più fredde della Penisola si impone una protezione con un telo di plastica oppure il ricovero in ambiente riparato.

 

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