E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Piante medicinali che è possibile coltivare

Camomilla: oltre alla ben nota tisana calmante, serve alla preparazione di un ottimo decotto (6 g di fiori ogni 100 g di acqua) da usare come impacco o per massaggiare gli arti doloranti  per crampi, nevralgie, distorsioni, reumatismi. 

Erba di San Pietro: si rivela benefica per guarire le forme di tensione nervosa o per tonificare l'organismo debilitato. Si usa mettendo in infusione 2 g di foglie in 100 g di acqua; berne 2 bicchieri al giorno. 


Maggiorana
: i suoi fiori, raccolti in piena estate e messi in infuso, nella dose di 2 g per 100 g di acqua, forniscono una gradevole bevanda; se ne debbono bere 3 bicchieri al giorno. Serve come eccitante e anticatarrale. 


Malva
: un infuso preparato con le sue foglie, con 2 g ogni 100 g di acqua, guarisce le forme bronchiali, mentre un decotto al 10%, applicato come impacco, allevia il dolore alle orecchie e le fitte provocate da ascessi, paterecci, ecchimosi. 


Menta:
si presta alla preparazione di infusi, nella dose di 3 g di foglie o fiori in 100 g di acqua, bere, almeno, 3 tazze al giorno, è utile contro tosse, insonnia, febbre. Le foglie fresche ridotte in poltiglia disinfettano piccole ferite o le punture di insetti.

Ortica: le foglie fresche, ben pestate, arrestano le piccole emorragie. L'acqua in cui vengono bollite le foglie (una manciata ogni mezzo litro di acqua) si rivela rinfrescante e depurativa, berne un bicchiere a digiuno per 15 giorni. 

Ruta: con 2 g di foglie secche e 100 g di acqua si prepara un infuso da bersi a cucchiai, dalla notevole azione antinervosa e antispasmodica. Le foglie, se raccolte da luglio a ottobre, provocano noiose bruciature alla pelle di chi le tocca. 

Salvia: le foglie raccolte da maggio a luglio e poste a macero nel marsala (nella dose di 7 g ogni 100 g di liquido) forniscono un vino aromatico da bere dopo i pasti, con azione digestiva, tonica, diuretica, stimolante e corroborante.

Timo:un infuso preparato con 4 g di foglie ogni 100 g di acqua, può essere utilizzato come impacco per frizioni contro dolori reumatici, distorsioni o contusioni. E' molto utile anche come cicatrizzante o calmante in caso di ferite.

Trifoglio: i fiori raccolti in estate, quando sono ancora giallo-oro, si utilizzano per un infuso (3 g ogni 100 g di acqua) da bere nella dose di 3 bicchieri al giorno, con azione diuretica. Il decotto al 6% è utilissimo come impacco contro la gotta. 


 

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