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Girasole



Nome scientifico: Helianthus della famiglia delle Compositae. Origine: America settentrionale ( regioni meridionali ) Il genere Helianthus comprende una cinquantina di specie erbacee, annuali e perenni, di cui la più importante è Helianthus annuus o girasole. La pianta ha fusto eretto di 30-50 cm, semplice o ramificato con all'apice uno o più capolini ( calatidi ) con disco centrale marrone o porpora e ligule gialle. Alla fioritura estiva seguono i frutti ( acheni ). Le varietà ornamentali più interessanti sono Flore-pleno con capolini doppi, Italian White con ligule giallo chiaro, Sungold con ligule giallo dorato, mentre altre cultivar hanno fiori color marrone rossastro o con pigmentazioni quasi nere. Una varietà gigantesca, Russian Giant, ha capolini enormi ( fino a 50 cm di diametro ) e raggiunge i 4 m d'altezza. Sono state introdotte anche diverse varietà a crescita ridotta per la coltivazione in vaso. H.decapetalus è una specie perenne con capolini giallo chiaro larghi 5-8 cm.



Coltivazione:
Sono tutte da esterno, ma le varietà ornamentali a crescita elevata ( sino a 1,5 ) si piantano in piena terra mentre le varietà a crescita ridotta possono anche essere coltivata in vaso come annuali. Le specie perenni si lasciano a dimora, mentre quelle annuali si ripiantano ogni anno e si seminano solo dopo i geli.

Esposizione:
Sono piante che si sviluppano bene solo in pieno sole.
Temperatura:
La temperatura ottimale di crescita è compresa fra 14 e 22°C. Le varietà ornamentali temono gli abbassamenti eccezionali di temperatura fuori stagione.

Annaffiatura:
I girasoli non amano l'eccessiva umidità, vanno bagnati moderatamente e sopportano bene i periodi di siccità.

Moltiplicazione:
Si semina a partire da aprile direttamente a dimora; solo i tipi perenni permettono la propagazione per divisione dei cespi, da effettuarsi in autunno o primavera. Il terriccio o il terreno deve assicurare un buon drenaggio.

Malattie e parassiti:
Bisogna difendere le piante dalle limacce con prodotti a base di metaldeide. Le malattie fungine più comuni sono una ruggine, con la formazione di pustole brunastre che poi diventano nere sulla pagina inferiore delle foglie, e quelle dovute alla peronospora e alla muffa grigia ( Botrytis ), che si trattano con appositi fungicidi. Nella coltivazione di piante ottenute da seme i danni maggiori sono dovuti agli uccelli. coprire il terreno della semina con reti o utilizzare appositi prodotti repellenti.

Consigli per l'acquisto:
Per la coltivazione in vaso, acquistare il seme di varietà robuste e non troppo alte che non richiedano perciò sostegni. Si possono trovare anche piantine in vaso, in primavera: sceglierle bene compatte e che non presentino sintomi di attacchi fungini ( macchie, ingiallimenti fogliari ).


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