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I rampicanti: alcune cose da sapere


Rampicanti anche in interno
Tra le specie rampicanti ve ne sono anche alcune adatte agli interni, come per esempio Cissus rhombifolia, che si prestano a ricoprire stipiti, spalliere di librerie o strutture create appositamente con effetti molto decorativi. Anche per queste piante è però necessario ricordare che le dimensioni del vaso andranno calcolate in relazione alla massa vegetale che verrà prodotta e non in rapporto alla dimensione dei soli fusti.

Attenti al muro
Le piante rampicanti provviste di radici aeree, come alcune specie di edera, possono danneggiare l'intonaco del muro e diventare un rifugio di insetti e piccoli animali amanti dell'ombra e della frescura. In questo caso è meglio lasciare le piante staccate dall'edificio, provvedendo al loro sostegno con graticci, reti, pali o altro materiale, in modo da creare una camera d'aria tra queste e il muro.

Una struttura a ombrello
Alcuni rampicanti, quando hanno raggiunto un certo sviluppo del fusto, possono essere allevati a ombrello, con rami ricadenti, utilizzando come supporto una particolare struttura a raggi. Si può scegliere per le speice più robuste, come il glicine, sulle quali si interviene con potature di formazione e di conservazione della forma.

Più piccole in vaso
Molte specie rampicanti si prestano ad essere coltivate anche in vaso, su balconi e terrazzi, conservando le loro caratteristiche di colore, fioritura e profumo. L'unica vera differenza, rispetto alla coltivazione in piena terra, riguarda lo sviluppo dei singoli esemplari che si mantengono entro dimensioni notevolmente inferiori rispetto a quelle che possono raggiungere in giardino con una buona esposizone. 


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