E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

I nemici delle piante: parassiti animali

Le specie coltivate sul balcone, ancor di più di quelle che vivono in appartamento, sono soggette all'attacco di parassiti, insetti dannosi e germi patogeni, ossia microbi responsabili di varie malattie.

Sarebbe impossibile illustrare in poco spazio tutte le avversità che possono colpire le specie arbustive o erbacee che vivono sul balcone; sarà  più utile perciò soffermarci sui nemici più probabili di queste piante, ovvero sui parassiti, animali e vegetali, più comuni e sulle malattie più diffuse, nonchè sul modo di combatterli e vincerli.

Tenere comunque presente che, quando non si riesce a identificare con esattezza la natura del male che ha colpito un esemplare, è opportuno staccare una foglia o un ramo "ammalati" e recarsi presso un negozio specializzato per chiedere il parere di un esperto, facendosi poi indicare il rimedio più adatto.

Afidi
Cocciniglia

Le invasioni più massicce degli afidi avvengono in primavera colpiscono soprattutto le rose. Sul balcone le cocciniglie attaccano soprattutto oleandri, pittosporo, piante grasse ed esemplari con fogliame coriaceo e lucente; tolgono alla pianta molta linfa e si riproducono con estrema facilità, diffondendosi sugli esemplari vicini.

Usare aficidi e anticoccidici.

Anguillula
Bombici

Le anguillule sono parassiti che vivono nel terreno e attaccano soprattutto le piante giovani danneggiandone gravemente le radici, che si ricoprono di lesioni e tubercoli: estirpare le piante colpite e bruciarle, intervenendo quindi sul terriccio con prodotti a base di "dbcp" (nemagon).

Le larve del bombice (si tratta di una farfalla) si nutrono delle foglie più tenere delle piante, che distruggono completamente; combatterle con prodotti a base di sevin.
Bruco
Cavalletta

I bruchi di varie specie, ossia gli insetti che rappresentano la fase intermedia tra l'uovo e la farfalla. Attaccano con voracità la vegetazione primaverile, ricca di succhi e ancora molto tenera, e in poche ore possono spogliare un grosso arbusto; irrorazioni con insetticidi a base di piretro oppure di lintox.

Le cavallette depongono le uova nel terricico e da queste escono larve che iniziano subito a nutrirsi delle sostanze vegetali; contro le uova giova la rimozione della crosta di terriccio e il trattamento con prodotti adatti; le ninfe sono eliminabili con speciali esche al gammaesano; distruggere gli esemplari adulti.

Forbicina
Formica


Le forbicine anche se divorano uova e larve d'insetti, si nutrono però a loro volta della lamina fogliare di varie specie, in particolare di dalie e crisantemi, di cui attaccano anche i fiori; intervenire con prodotti a base di lindano e parathion; cacciare direttamente l'insetto, facendo attenzione alle punture che possono provocare dolorose infezioni.

Le formiche possono rovinare le piante deponendo le uova nella corteccia e provocando la formazione di galle; la loro presenza denuncia di solito quella degli afidi, che esse "allevano" per succhiare dal loro addome una sostanza dolce detta "melata"; si combattono con agrocid, aldrin, citox ecc...

Maggiolino
Cetonie

Questi due tipi di coleotteri si annidano di preferenza nelle corolle delle rose, di cui rodono l'unghia dei petali; si catturano con le mani di prima mattina allargando bene i fiori, sino a metterne a nudo il cuore; abbastanza efficaci gli insetticidi contenenti arseniato di piombo, peraltro da usare con ogni cautela.

dorifora
mosca
Dorifora, ovale da adulto, lungo più di 1 cm, con 10 strisce nere longitudinali sul corpo; la larva è giallastra, questi insetti rodono tutte le parti tenere delle piante che risultano scheletrite. Si combattono con prodotti a base di Sevin al 1,2-2%, raccolta a mano di adulti, larve, uova. Il primo trattamento va effettuato in maggio, il secondo dopo 15-20 giorni.

Mosca, (bianca, gialla, tessitrice, minatrice ecc...). Attacca di preferenza le rose, deponendo le uova nella corteccia; le larve si nutrono prima di linfa, poi dei tessuti fogliari più teneri. Il sistema per combatterle è la caccia diretta, catturando la mosca intenta a deporre le uova e perciò più lenta a volar via; intervenire con insetticidi a base di piretro.

psille
punteruoli

Psille, sono insetti somiglianti a piccole cicale, possono comparire numerose e causano danni gravissimi sia succhiando la linfa di varie piante sia emettendo sostanze zuccherine favorenti la formazione di funghi parassitari, come la fumaggine, inoltre diffondono con facilità virus e batteri da un esemplare all'altro. Per combatterle efficacemente usare prodotti a base di nicotina o olio di antracene al 7%.

Punteruoli, le larve di questi coleotteri scavano una vera rete di gallerie sotto la corteccia più tenera di alberi e arbusti e anche nelle foglie. Contro le larve risulta piuttosto efficace incorporare nel terreno del gammaesano per evitare la schiusura delle uova. Contro gli insetti adulti, è consigliabile irrorare con lindano o parathion, dar loro la caccia e catturarli.

ragnetti rossi
tentredini

I ragnetti rossi sono molto diffusi e attaccano particolarmente le foglie dell'ortensia, ma infestano pure diverse altre piante, contro di essi esistono diversi prodotti specifici, ma conviene tagliare e bruciare le foglie più colpite, che non si riprenderebbero comunque e potrebbero contribuire a diffondere le uova.

Le tentredini sono delle farfalle le cui larve depositano le uova nei boccioli delle rose facendoli appassire, sono a forma di bruco e si cibano della lamina fogliare che rodono sino a lasciarne solamente le nervature, e possono anche provocare la morte della pianta. E' indicata la disinfestazione con polveri a base di gammaesano

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