E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Concimi e terricci

Il Compost

Il compost rappresenta la soluzione più appropriata, soprattutto nei piccoli orti e nei giardini, per
reintegrare la sostanza organica asportata con il raccolto, in quanto permette di reintrodurre nel ciclo
naturale i residui colturali, gli scarti di ortaggi e di frutta e qualsiasi altro materiale di natura organica, trasformando in humus sostanze altrimenti destinate ad accrescere l'enorme massa di rifiuti
che assedia le nostre città.
Per allestire un cumulo di compostaggio è necessario avere a disposizione uno spazio di almeno 3 x 3 m collocato in un giardino, possibilmente in un luogo ombreggiato nei pressi della cucina e dell'orto. Si può compostare qualsiasi sostanza di origine organica: le bucce e i torsoli della frutta, gli scarti di vegetali crudi o cotti, i fondi di caffè, gli avanzi di cucina, le foglie raccattate sul terrazzo o in giardino, la cenere delle stufe a legna, i gusci della frutta secca o delle uova. Gli aghi di pino, i grossolani frammenti di legno, le valve intere dei molluschi, vanno invece utilizzati con parsimonia, poiché ostacolano il processo di compostaggio. Ancora meno adatti per il cumulo sono gli oli, i grassi e le frattaglie, la cui decomposizione può essere ottenuta con efficacia solamente nei cumuli di grandi dimensioni. Per la buona riuscita del cumulo di compostaggio è fondamentale miscelare i differenti ingredienti in modo da facilitare l'attività dei microrganismi che presiedono il processo di trasformazione della sostanza organica in humus.

Qualunque sia la soluzione adottata per il contenitore è necessario assicurare alla massa in compostazione le seguenti condizioni: sgrondo di eventuali liquidi in eccesso tramite una griglia di metallo o legno posta nella parte inferiore in posizione leggermente rialzata dal terreno; una copertura, in legno oppure in lamiera, per proteggere il composto dalla pioggia; un'adeguata aerazione attraverso opportune aperture laterali; e infine un agevole sistema di carico e scarico.

Concimi organici per piante da appartamento

L'impiego dei concimi, nel caso delle piante in vaso, deve essere limitato alle specie perenni o per soccorrere le piante costrette a crescere in substrati poco adatti. In tutti gli altri casi è sufficiente attenersi ad una corretta scelta del terriccio. Si consiglia l'utilizzo di concimi liquidi o comunque miscibili in acqua, più semplici da dosare e distribuire.

La scelta tra i numerosi prodotti in commercio può essere fatta solo in base all'esperienza. Provatene a rotazione diversi tipi e poi scegliete quello che dà le migliori risposte sulle vostre piante. Non eccedete.
Attenetevi strettamente alle indicazioni in etichetta e riducete la somministrazione dei concimi nei mesi freddi, quando le piante, soprattutto sul balcone, cessano di vegetare.

Cornunghia

È un concime organico ottenuto dalla essicazione e polverizzazione delle corna e delle unghie degli animali. La cornunghia presenta uno dei più elevati contenuti di azoto dei concimi organici (13-14%), azoto che, a
differenza dei concimi chimici, viene ceduto molto lentamente e che quindi accompagna le piante per tutto il loro ciclo vegetativo. La cornunghia svolge anche una preziosa azione di fissazione del colore e risulta particolarmente indicata per fiori e prati ornamentali. Inoltre stimola l'attività della microflora e della microfauna e il tenore di humus, rendendo più soffice il terreno. La cornunghia viene venduta in confezioni da 500 g, da 25 e da 50 kg, poiché si presta sia all'impiego in campo aperto che per la coltivazione in vaso.

Farina di ossa
(azoto 1-5%; anidride fosforica 14-18%).

È un concime organico, sottoprodotto della macellazione degli animali, ottenuto dalle ossa sgrassate, disseccate e macinate. Il contenuto d'azoto e la velocità di cessione degli elementi nutritivi dipendono dal
processo di preparazione e comunque quest'ultima risulta maggiore nelle farine ottenute da ossa degelatinate. L'impiego della farina d'ossa risulta particolarmente adatto per la concimazione degli alberi da frutto, dei frutti minori e delle piante ornamentali.

Guano
(10-13% azoto; 9-11% anidride fosforica; 2-3% magnesio, 20% calcio).

Il guano viene estratto da giacimenti naturali formati dall'accumulo secolare di deiezioni di uccelli lungo le coste del Sud America, e in particolare del Cile e del Perù. Oltre che di azoto e di anidride fosforica questo concime organico risulta particolarmente ricco di microelementi (ferro, rame, boro, manganese, zinco, ecc.) e di fitormoni che svolgono un'azione fertilizzante molto efficace. Si trova in commercio in confezioni che vanno dai 500 g ai 25 kg ed è adatto sia per piante in vaso che per il giardinaggio in pieno campo.

Pollina (azoto 2,5%; anidride fosforica 3%; potassio 2%, magnesio 1%).
La pollina è ricavata dalla raccolta delle deiezioni di polli e tacchini, sottoposte a un processo industriale che permette la distruzione dei semi di infestanti, di microrganismi patogeni e degli antibiotici presenti nei mangimi. A causa della sua azione caustica, questo concime organico non va mai utilizzato a stretto contatto con le
radici delle piante. La dose d'impiego è intorno ai 100-150 g per mq o 300 g per pianta (nel caso di alberi da frutto). Si trova in commercio in ballini da 25 kg e il suo impiego è indicato soprattutto per gli orti e i giardini di un certa dimensione.

Sangue secco
(azoto 10-13%; anidride fosforica 0,5-1,5%; potassio 0,6-0,8%).

Deriva dall'essiccazione e dalla polverizzazione di sangue animale raccolto nei mattatoi. Rappresenta uno dei concimi organici più ricchi di azoto. Ha un'azione rapida ed è facilmente solubile in acqua, quindi si presta bene anche per la concimazione delle piante in vaso. Si trova in commercio in varie confezioni adatte sia per il giardinaggio e l'orticoltura che per la coltivazione delle piante in vaso. Per ortaggi a pieno campo la dose consigliata è di circa 40-50 g per mq di superficie.

Stallatico
(azoto 1-3%; sostanza organica 20-25%).

È ottenuto dall'umificazione industriale di letame bovino o equino o da una miscela dei due, attraverso un processo simile a quello della pollina. In genere questo concime organico viene impiegato nella quantità di circa 200-250 g per mq o di 400 g per pianta (nel caso di alberi da frutto). Anche lo stallatico, come la pollina è indicato essenzialmente per l'uso in pieno campo e venduto in ballini da 25 kg.

Fosfati naturali

Sono concimi minerali ottenuti da giacimenti presenti nel Senegal e nell'Africa del Nord. In commercio si trovano due tipi di fosfati naturali: le fosforiti, ricche di calcio e per questo adatte ai terreni acidi e neutri, e il fospal più adatto, per il bassissimo tenore di calcio, per i suoli calcarei. I fosfati vengono assimilati meglio dalle
piante se aggiunti al compost.

Potassio

Le principali fonti naturali di questo concime minerale sono rappresentate dalle farine di rocce silicee (granito, gneiss, basalto, ecc.) e dal Patenkali (solfato di potassio e magnesio). Se si fa un largo impiego di concimi organici, difficilmente è necessaria la distribuzione di potassio. In ogni modo è preferibile ricorrere all'impiego di farine di rocce, a lenta degradazione, e solo nei casi più critici ricorrere al Patenkali.

Terricci

Per assicurare uno sviluppo sano alle piante in vaso, è necessario saper scegliere il terriccio che meglio si adatta ad esse. I terricci in commercio si possono dividere in due grandi gruppi: terricci di terreno o terricci universali e terricci di torba. Per piante dalle esigenze particolari è consigliabile acquistare terricci specifici, per esempio: terricci per rododendri, per cactacee, per orchidee, ecc. È possibile anche preparare da sé i terricci acquistando le materie prime (terriccio di bosco, sfagno, torba, sabbia) e mescolandole nelle giuste proporzioni. È importante, quando si acquista o si prepara un terriccio, valutarne il grado di acidità (pH) o la presenza di calcio.

Terricci di terreno

Sono preparati mescolando terra sterilizzata, torba, sabbia grossolana con l'aggiunta di un fertilizzante. Sono molto pesanti e quindi poco indicati per vasi di grandi dimensioni, ma sono molto ricchi di elementi nutritivi e non richiedono quindi concimazioni frequenti. Aechmea, anthurium, rosa, ficus, fresia, zinnia, monstera, gerbera, sanseveria, tagete e le bromeliacee risultano mediamente sensibili alla salinità e si adattano a questo terriccio.

Terricci di torba

Sono costituiti da torba (90%) e da circa il 10% di sabbia grossolana, con l'aggiunta di un fertilizzante. Sono molto leggeri, ma richiedono frequenti concimazioni. Azalea, begonia, camelia, felci, gardenia, primula, rododendro, verbena sono sensibili alla presenza di calcio e richiedono quindi terricci acidi a base di torba.

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