Nome scientifico: Acidanthera della Famiglia delle Iridaceae - Origine: Etiopia.
Il genere Acidanthera comprende 20 specie di piante bulbose perenni non molto resistenti di cui una sola è diffusa a scopo ornamentale:
Acidanthera bicolor. Più robusta della specie tipica e più coltivata è però una sua varietà.
Coltivazione
Le Acidanthera si coltivano in piena terra in aiuole e per fiore reciso oppure in vaso su balconi e terrazzi. All'inizio della primavera, quando non c'è più rischio di gelate, si interrano i cormi a 10 cm di profondità, in un terreno fresco, di medio impasto o sciolto, a 20 cm tra loro; se il clima è mite vi possono rimanere più anni, coprendoli d'inverno con una pacciamatura fatta con paglia, foglie secche o
altro materiale organico; nelle regioni a inverno freddo i bulbo tuberi si tolgono dal terreno quando le foglie sono appassite e si conservano in luogo asciutto, arieggiato, ma non freddo (temperatura minima 8-10°C) per riutilizzarli in primavera, dopo avere eliminato le radici morte e tolto i nuovi bulbilli. Per la coltivazione in vaso utilizzare vasi di 12-15 cm sistemandovi uno o più cormi in un substrato composto da 2/3 di torba e 1/3 di sabbia concimato con 20-30 g di fertilizzante complesso con microelementi per
decalitro di terra.
Esposizione
Sebbene le piante preferiscano posizioni soleggiate, si adattano anche in condizioni di mezz'ombra
Temperatura
Le piante di Acidanthera sono resistenti alle alte temperature.
Annaffiatura
Si interviene regolarmente quando il terreno o il substrato dei vasi è asciutto, senza creare ristagni d'acqua. In autunno si diminuiscono le annaffiature per sospenderle completamente in inverno.
Tolettatura
Eliminare i fiori appassiti.
Moltiplicazione
In primavera si staccano i bulbilli che si formano accanto al bulbo principale e si mettono direttamente a dimora: la fioritura. avviene solo dopo 2-3 anni.
Malattie e parassiti
I bulbo-tuberi di Acidanthera possono essere colpiti sia dal marciume molle sia da quello secco, che si manifestano con grandi macchie bruno-nerastre spesso incavate; si possono evitare disinfettando i bulbi con fungicidi prima della messa a dimora. I germogli, le foglie e i fusti possono essere danneggiati dalle lumache, che lasciano strisce vischiose; le foglie e i fiori possono invece essere attaccati dai tripidi, che provocano il deperimento delle piante. Trattare con insetticidi specifici.
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