E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Billbergia

Billbergia

Erroneamente considerata una pianta grassa, la Billbergia è fra le piante d'appartamento più decorative, soprattutto per la bellezza dell'infiorescenza che presenta delicati toni di rosa, lilla, azzurro. Dopo la fioritura la billbergia accenna a deperire e poi muore, mentre al lato della pianta-madre appare un figlio, che l'anno successivo può fiorire.

Affinchè ciò avvenga è necessario che il vaso goda di ottima luce, di costante calore (dai 18° ai 22°) e riceva ogni mese la giusta dose di nutrimento e annaffiature somministrate con ritmo costante ogni 3 giorni, senza eccedere, ma facendo in modo da inumidire tutto il pane di terra . Sono indispensabili le irrorazioni.

Il genere comprende piante acauli sempreverdi, originarie dell'America Centrale e Meridionale, con rosette di lunghe foglie di solito rigide, spinose ai margini, strettamente inguainanti alla base, dove formano il caratteristico "vaso" della maggior parte delle Bromeliaceae e dove sorge l'infiorescenza, più lunga delle foglie e spesso pendula.

Le infiorescenze hanno numerosi fiori, generalmente circondati da brattee vistose, spesso di tinta contrastante con quella dei fiori. 

Coltivazione: queste piante richiedono terriccio composto di terra concimata fibrosa, terriccio di foglia e d'erica, torba e frammenti di carbone, drenaggio accuratissimo. 

Innaffiature: frequenti d'estate e ridotte in inverno a seconda della temperatura ambiente. Massima luminosità, anche sole diretto nei mesi e nelle ore meno calde. 

Temperature: minima  invernale circa 13°C. 

Moltiplicazione: i polloni, emessi da tutte le specie in quantità , maggiore o minore, sono usati per la moltiplicazione, si distaccano in primavera, meglio se hanno già posto radici, e si mettono in piccoli vasi con torba e sabbia appena umide in ambiente molto caldo. 


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