E s’aprono i fiori notturni, nell’ora
che penso a’ miei cari. |
Aristolochia: rampicante dalle forme molto strane
Nome scientifico: Aristolochia, della famiglia delle Aristolochiaceae, origine: Europa, Africa, America.
Al genere Aristolochia appartengono circa 350 specie di piante rampicanti, erbacee o arbustive, perenni, resisteni o delicate, sempreverdi o decidue. La loro caratteristica è di avere fiori solitari o in piccoli gruppi, dalle forme molto originali, senza calice e corolla differenziati. La specie più utilizzata a scopo ornamentale è Aristolochia elegans, una rampicante delicata, sempreverde, con foglie grandi, cordate, verde vivo sulla pagina superiore, più chiaro su quella inferiore; i fiori hanno la parte tubolare gialla, con estremità bruno-purpuree e nervature bianche; continuanoa fiorire tra luglio e settembre.
Coltivazione.
Le piante di Aristolochia vengono utilizzate in esterno come rampicanti per muri, graticci e pergolati. Si possono anche coltivare in vaso su balconi o terrazzi, in questo caso, se si tratta di specie delicate, vanno ritirate o protette in inverno. Le piante giovani hanno bisogno di sostegno. Si mettono a dimora in settembre (nelle regioni a inverno freddo) o in aprile. Non hanno particolari esigenze di terreno, purchè ben drenato, meglio se fertile. La concimazione all'impianto si effettua con 50 kg/mq di sostanza organica ben matura. Per il vaso il terriccio deve essere composto da 2/3 di terra fertile e 1/3 di torba, concimato con 30 g di concime complesso per decalitro di terra; una volta al mese aggiungere poi all'acqua di irrigazione un concime ternario nella dose di 10 g per decalitro. Le piante giovani vanno potate dopo la messa a fimora per favorire una migliore ramificazione. In seguito nelle piante con fogliame troppo fitto, a fine inverno accorciare i rami di circa un terzo della loro lunghezza.
Esposizione. Le Aristolochia possono essere collocate sia in pieno sole che in ombra parziale.
Temperatura. Vi sono specie resistenti sia alle alte sia alle basse temperature e specie delicate che non sopportano temperature inferiori ai 10° C.
Annaffiatura. In primavera-estate è opportuno intervenire con annaffiature abbondanti e regolari, soprattutto per le piante in vaso. In autunno-inverno è sufficiente mantenere appena umido il substrato.
Rinvasatura. La si effettua anche ogni anno, in primavera; se i vasi sono di notevoli dimensioni, ci si può limitare a sostituire lo strato superficiale del terriccio.
Moltiplicazione.
Si utilizza sia il prelievo di talee sia la semina. Le talee, lunghe fino a 8 cm, si prelevano in luglio dai getti laterali, facendole radicare in torba e sabbia in parti uguali alla temperatura di circa 18°C. Dopo la radicazione, le piantine si invasano singolarmente per poi metterle a dimora: le specie resistenti in autunno, le altre nella primavera successiva. La semina si effettua in marzo/aprile in una composta da semi, mantenendo una temperatura di 14-16°C (22-24°C); appena sono maneggiabili, le piantine si invasano singolarmente e poi si mettono subito a dimora.
Malattie e parassiti.
Diversi funghi possono provocare macchie fogliari; in genere ci si può limitare a eliminare le parti colpite; se la malattia è molto diffusa, trattare con prodotti a base di captano.
Consigli per l'acquisto.
Le piante di Aristolochia si trovano presso i vivaisti specializzati e i garden centre più forniti. Si possono acquistare in autunno o in primavera, secondo la messa a dimora. Alcune specie si possono acquistare tutto l'anno.
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