E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Piante e fiori : la Bletilla, della famiglia delle Orchidaceae, origini Estremo Oriente


Nome scientifico Bletilla, della famiglia delle Orchidaceae, origine Estremo Oriente. Il genere Bletilla comprende 9 specie di orchidee, di cui la sola Bletilla striata è normalmente coltivata. Si distingue dalle altre orchidee, le cosiddette epifite, per gli pseudobulbi (gli ingrossamenti alla base del fusto, tipici di queste piante), che son tuberosi e vanno interrati, mentre nelle altre, che vivono attaccate a tronchi d'albero o pezzi di corteccia, si sviluppano in superficie. Questo facilita la sua coltivazione in vaso e, in condizioni adatte di clima, in piena terra. Ha steli alti 20-25 cm con ciuffi di foglie verdi scuro, ensiformi (a forma di spada), piatte, erette, leggermente ripiegate solo sulla punta, con incisioni longitudinali molto visibili. L'infiorescenza alla sommità è formata da diversi fiori (da 4 a 12) di colore lilla con labello (petalo a forma di labbro) porpora; esistono però varietà rosa-violacee e anche bianche.

Coltivazione
La Bletilla striata si utilizza in interno in ambienti luminosi, all'esterno in vaso su balconi e terrazzi oppure in piena terra. All'aperto si mette a dimora in terreno fertile, non calcareo, ben drenato, ben protetta con una pacciamatura di foglie, paglia o altro materiale durante l'inverno. In vaso richiede substrato ricco, piuttosto acido, composto di torba, terra fertile, foglie di faggio e sabbia, concimato con 20-30 g di fertilizzante complesso per decalitro di terra. Ogni 15 giorni, durante il periodo di crescita, aggiungere un fertilizzante liquido all'acqua di irrigazione nella dose di 10 cc per decalitro.

Esposizione
All'aperto in zone dal clima mite si coltiva generalmente in pieno sole, ma le si addicono anche posizioni in mezz'ombra purchè riparte dai venti freddi. Nelle zone calde è sempre consigliabile l'ombreggiamento e una posizione ventilata. In interno è richiesta la massima luminosità.

Temperatura
All'aperto si può coltivare solo in zone non soggette a gelate invernali anche se queste fossero sporadiche. La temperatura deve infatti mantenersi sopra i 15°C; in caso contrario la pianta va protetta con una copertura (in plastica o in vetro) oppure anche con una pacciamatura.

Annaffiatura
Le annaffiature devono essere abbondanti durante la bella stagione e molto ridotte nel periodo di riposo invernale.

Rinvasatura
Si effettua in primavera ogni 2-3 anni, utilizzando il substrato indicato in coltivazione.Per mantenere pulita la pianta eliminare le parti danneggiate e fiori appassiti.

Moltiplicazione
E' molto facile dividere gli pseudobulbi tuberosi all'inizio della primavera, trapiantandoli subito in vaso o in cassetta.

Malattie e parassiti
Le lumache possono essere un problema: si combattono con esche di metaldeide o con altri prodotti lumachicidi. Il freddo può danneggiare la pianta e causare annerimenti e necrosi delle foglie e degli pseudobulbi: curare la protezione invernale per mezzo di una pacciamatura: Può essere anche soggetta a marciumi delle radici: sospendere temporaneamente le annaffiature e trattare con fungicidi.


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