E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Parti della pianta: Il Seme

1)Il seme di Orchidacee - pianta monocotiledone-
2) seme di Melograno-pianta dicotiledone
3) seme di Pino

Se il fiore, per la bellezza dei suoi colori, costituisce la parte più attraente della pianta, il seme ne è senza dubbio la parte più preziosa e importante, poichè sviluppandosi dà origine a un nuovo organismo, e permette così il moltiplicarsi delle specie vegetali. Esso si trova solo nelle piante che hanno fiore, Fanerogame, dette anche Spermatofite (piante con seme), e si forma durante la trasformazione del fiore in frutto, cioè dopo che è avvenuta la fecondazione del fiore stesso, per cui l'ovulo, fecondato dal granulo pollinico, subisce profonde modificazioni e diventa seme. Il seme è generalmente contenuto nel frutto che deriva dalla trasformazione di quella parte del fiore detta ovario. Varie forme, dimensioni e colori possono avere i semi.



A) Struttura schematica del seme: 1) tegumento esterno del seme
2) tegumento interno del seme 3) albume 4) cotiledoni
5)gemma 6) radichetta
B) Quando manca l'albume i cotiledoni hanno dimensioni maggiori

Nel seme maturo è già presente l'abbozzo completo, l'embrione, della futura pianta: infatti, è possibile distinguere una radichetta, un fusticino e una gemmula (apice del germoglio). Ai lati del fusticino si trovano uno o due cotiledoni, le prime foglioline: a seconda del numero dei cotiledoni, le Fanerogame vengono suddivise in Monocotiledoni (con un solo cotiledone), come ad esempio le Graminacee a cui appartengono i cereali, e Dicotiledoni, che sono la maggioranza, (con due cotiledoni). Quando il seme comincia a germogliare, le due foglie cotiledonari spuntano dal seme e dal terreno assumendo colorazione verde; ma cadono presto. 

Invece, quando il cotiledone è unico, non è visibile all'esterno. I cotiledoni hanno aspetto vario: possono essere oleaginosi (ricino, papavero), oppure carnosi (noce di cocco): in questo caso sono ricchi di materiali nutritivi di riserva che serviranno ad alimentare la piantina all'inizio della germinazione, quando non può ancora provvedere a se stessa. In altri semi invece, le sostanze di riserva si accumulano in un tessuto speciale chiamato albume (v. foto), e allora la funzione dei cotiledoni, rimasti sottili, consiste nell'assorbire questi materiali per cederli  alla piantina in via di sviluppo, come nelle Graminacee, in cui il cotiledone è ridotto a una laminetta a forma di scudo, il cosiddetto scutello.

Esistono diversi tipi di albume, a seconda delle sostanze in esso contenute, e quindi diversi tipi di semi. Farinosi, nei cerali; oleosi, nel ricino e nel papavero; carnosi, nella noce di cocco; cornei, in certe palme tropicali: questi ultimi vengono utilizzati per la fabbricazione dei bottoni.

Semi di piante dicotiledoni. 1) seme di cotone 2) seme di Pelosella
3) seme di Ricino intero e sezionato
Il seme è avvolto in un tegumento che costituisce la buccia del seme stesso e ha lo scopo di proteggerlo e di favorire la disseminazione: perciò, sulla superficie del seme si notano spesso delle formazioni caratteristiche, dovute a modificazioni del tegumento. Così, accanto ai semi a buccia liscia ve ne sono altri con verruche, creste, o rivestiti da strati carnosi o cerosi. Altri ancora che portano lateralmente delle espansioni membranose, simili ad ali. Vi sono poi semi con ciuffi di peli, o code piumose, oppure avvolti completamente in una fitta e lunga peluria, come il seme di cotone.

Il seme, staccatosi dalla pianta madre, per poter germinare, cioè dare origine a una nuova piantina, deve non solo essere perfettamente maturo, ma anche trovare nell'ambiente quantità sufficienti di acqua, di calore e di ossigeno. La presenza di umidità nel terreno è molto importante, poichè l'acqua, penetrando nell'interno del seme, determina il rigonfiamento e la rottura del tegumento (o buccia) e permette così alla radichetta e alla gemmula di uscir fuori.

Vi sono semi che germinano subito appena formati (es. il fagiolo).


Altri invece hanno bisogno di un periodo di riposo più o meno lungo (periodo di quiescenza), la cui durata varia, a seconda delle piante, da parecchi mesi a qualche anno. Nelle piante da frutto il periodo di quiescenza dura due anni.

In quanto alla durata della loro vita, alla capacità cioè di germogliare, i semi si comportano in modo assai variato. I semi di alcune piante conservano la vitalità per pochi giorni, altri irrancidiscono facilmente perdendo  molto presto il loro potere di germinare, altri ancora rimangono vitali anche per molti anni.

L'ossigeno è necessario alla respirazione del seme e della piantina, poichè anche gli organismi vegetali, come quelli animali, respirano. Perciò non si semina mai a grande profondità e si usa lavorare il terreno per ararlo. Il seme del riso, invece, non ha bisogno di ossigeno e può germinare quindi sott'acqua.

Ma i semi non servono solo per dare origine ad una nuova pianta; alcuni di essi infatti, sono anche commestibili, come fagioli, piselli, fave, noci ecc. I semi di cotone, poi, son utilizzati nell'industria tessile.