E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Primula del Capo...La bellezza della semplicità


Nome scientifico: Steptocarpus, della famiglia delle Gesneriaceae, origine: Africa.
Al genere Streptocarpus appartengono circa 100 specie erbacee e suffruticose, di cui alcune interessanti dal punto di vista ornamentale, coltivate solo in vaso poichè sono poco resistenti al freddo.



Coltivazione.
La primula del Capo si coltiva in vaso all'interno delle abitazioni; nel periodo estivo può rimanere all'aperto ma deve essere ritirata a partire da settembre. Se invece il clima è mite può essere anche coltivata all'aperto. Si aggiunge il concime all'acqua d'irrigazione ogni 15-20 giorni nel periodo primaverile-estivo. E' una pianta piuttosto sensibile alla salinità: poichè i concimi sono generalmente venduti sotto forma di sali, p importante effettuare almeno una-due annaffiature con acqua piovana prima di concimare ancora.

Benchè la primula del Capo necessiti di molta luce, in estate va tenuta in ombra. E' una pianta longidiurna e può essere fatta fiorire anche in inverno allungando la durata del periodo di luce giornaliero ad almeno 16 ore consecutive. La temperatura ottimale per le piante in riposo vegetativo è di 10°C; la temperatura ottimale di coltivazione varia da 15°C a 18°C ma la Primula del Capo può tollerare anche temperature più elevate.
E' necessario annaffiare con una certa frequenza  in primavera e in estate. Durante l'inverno è sufficiente mantenere il terriccio umido. La rinvasatura si effettua in marzo in vasi abbastanza grandi (fino a 20 cm di diametro). Si utilizzano i substrati torbosi in commercio o misti con terra e sabbia. La concimazione di fondo si fa con complessi ternari (20-30 g per decalitro di acqua).

Moltiplicazione
avviene preferibilmente sottovetro da gennaio in avanti per mezzo dei semi. Sono necessari almeno 17-18°C per avere una pronta germinazione. Il substrato deve essere torboso e poco concimato. Trapiantare in vasetti o contenitori utilizzando lo stesso substrato di coltura con concimazione liquida. Si può fare anche la divisone dei cespi in primavera; per alcune specie si possono fare talee fogliare e dallo stelo.

Malattie e parassiti
Sono pericolose le malattie che colpiscono  le piante alle radici e al colletto per infezione da funghi. Sono da prevenire e combattere con fungicidi specifici anche gli attacchi di muffa grigia. Gli acari attaccano i fiori che stanno per aprirsi e gli organi che si stanno sviluppando; è pertanto necessario il ricorso a prodotti specifici.

Consigli per l'acquisto
Assicurarsi che le piante siano ben sviluppate e che la fioritura sia appena iniziata.


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