Nome scientifico Myosotis, della famiglia delle Boraginaceae, origine Europa, Asia, Azzorre.
I fiori del Myosotis sono molto noti con il nome di "nontiscordardime". Il genere comprende circa 50 specie di piante erbacee, annuali, biennali o perenni, che crescono perlopiù in terreni umidi o vicini ai corsi d'acqua; in primavera producono fiorellini azzurri con 5 petali. Alcune varietà hanno fiori bianchi.
Coltivazione
I Myosotis si coltivano in esterno generalmente come annuali, per bordure in prati e aiuole (ponendoli tra le altre piante a fioritura primaverile), nel giardino roccioso o anche in vaso secondo la specie. Per Myosotis scorpioides si scelgono terreni argillosi, molto umidi o parzialmente sommersi, mentre le altre specie si coltivano in terreni freschi, ricchi di sostanza organica ben matura (20-30 kg/mq), preferendo le zone in mezz'ombra. Le piantine si mettono a dimora all'inizio dell'autunno alla distanza di 10-15 cm, secondo lo sviluppo. Per la coltivazione in vaso si usa lo stesso substrato indicato per la coltivazione all'aperto. Tutte le specie preferiscono posizioni semiombreggiate, ma si adattano facilmente anche a un'esposizone in pieno sole. Nonostante siano coltivate come annuali, le specie perenni sono tutte resistenti alle alte e alle basse temperature; temono però gli inverni particolarmente rigidi. Se il terreno non è fresco e umido annaffiare spesso nel periodo primaverile-estivo e subito dopo l'impianto. Nelle specie perrenni è necessario eliminare le infiorescenze sfiorite.
Moltiplicazione
Le specie di Myosotis si riproducono mediante la semina in primavera, in cassette con torba e terriccio fertile in parti uguali per ottenere piantine da mettere a dimora in autunno. Le piante perenni si moltiplicano anche per divisione dei cespi, da effettuare alla fine dell'inverno. Da Myosotis scorpioides si possono prelevare talee erbacee che radicano rapidamente, permettendo di utilizzare subito le piantine per la sistemazione definitiva.
Malattie e parassiti
Le piante possono essere attaccate da Botrytis cinerea che provoca il marciume dei fiori con formazione di muffa grigia; combattere con prodotti antibotritici. La Peronospora myosotidis provoca l'appassimento e l'annerimento delle foglie: si combatte con maneb , zineb o altri prodotti a base di rame. Contro l'oidio, che ricopre le foglie di una muffa superficiale bianca, farinosa, si ricorre al karathame o ad altri fungicidi. I fori sulle foglie sono praticati da punteruoli del genere Centorrhynchus, che si combattono con appositi insetticidi.
Consigli per l'acquisto
I semi sono reperibili nei negozi specializzati: controllare la data di scadenza. Si possono trovare anche piantine in vasetto: devono essere compatte e non presentare marciumi radicali.
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