La Borragine, o Borrago officinalis, fa parte della famiglia delle Borraginaceae, orginaria del bacino del Mediterraneo.
La Borragine è una pianta annuale, alta da 40 a 50 cm, con fusto grosso, ramoso; le foglie inferiori sono grandi, ovali, ottuse, con lunghi piccioli, mentre quelle superiori sono più strette e abbracciano il fusto.I fiori sono disposti in pannocchie sommitali e hanno corolle rosse, quando sono ancora in boccio, mentre in fioritura, da maggio a tutta l'estate, sono di un colore azzurro intenso, con la caratteristica corolla a forma di stella. L'intera pianta è ricoperta da peli setolosi, incurvati, duri e pungenti, color grigio chiaro.
Il frutto è formato da acheni racchiusi dal calice, che, dopo la caduta della corolla, si richiude su se stesso.
Questa pianta è diffusa in tutta Italia dalla zona mediterranea a quella submontana; si trova un po' ovunque nei luoghi coltivati, negli incolti, nelle zone ruderali.
Coltivazione: la borragine cresce bene in ogni tipo di terreno e predilige le posizioni soleggiate.
La riproduzione avviene per seme, che si raccoglie direttamente sulle piante, i cui fiori vengono lasciati "maturare". La semina si fa da marzo a luglio nei climi più rigidi e in autunno in quelli più miti, su terreno sminuzzato su cui sono tracciati solchetti poco profondi, alla distanza di 30-40 cm l'uno dall'altro. Dopo la nascita si dirada lasciando una pianta ogni 30 cm.
La Borragine è un pianta conosciuta sia nella cucina sia nella medicina popolare: contiene mucillagini, una saponina, tannino, malato di calcio e nitrati. Il decotto di foglie e fiori è impiegato contro le malattie respiratorie. Dal punto di vista alimentare, invece, viene ricercata come aromatizzante del vino, dei succhi di frutta e dell'aceto, cui conferisce un sapore rinfrescante di cetriolo. Viene utilizzata anche nelle insalate e nelle frittate. I fiori possono essere conditi e usati per decorare dolci.
Della pianta per uso officinale si utilizzano le foglie, i fiori e la porzione aerea della pianta.
Quando si raccoglie: la raccolta delle foglie si effettua in aprile-giugno prima della fioritura; i fiori si recidono appena dischiusi, in giugno-luglio; la porzione aerea della pianta si raccoglie in giugno-luglio, tagliando la pianta a 5-10 centimetri da terra e mondandola dalle foglie secche.
Come si conserva: tutta la droga si essicca in strato sottile all'ombra e in luogo aerato (la parte aerea anche in mazzetti appesi sempre all'ombra). I fiori si conservano in recipienti di vetro al riparo dalla luce, le altri parti in sacchetti di carta o tela.
La Borragine ha proprietà emollienti, espettoranti, diuretiche, sudorifere, depurative, antireumatiche, antinfiammatorie. I principi attivi sono gli antociani, mucillagini, resine, nitrati di potassio. L'infuso di fiori di borragine ha buone proprietà emollienti, tossifughe espettoranti; ha anche un effetto diuretico e depurativo.
Le foglie, oltre all'effetto diuretico, sono ritenute valide, come sudorifero, nel reumatismo e nelle forme morbose eruttive caratteristiche dell'infanzia (rosolia, scarlattina ecc...) nonchè per eczemi e foruncolosi.
Per uso esterno fiori e foglie vengono utilizzati come decongestionanti ed emollienti su zone di pelle arrossata e con eruzioni cutanee.
Come si usa:
Uso interno i fiori o le sommità fiorite.Come emolliente, espettorante e sedativo della tosse.
- Infuso: 1,5 g in 100 ml di acqua. Tre-quattro tazzine al giorno all'occorrenza.
Come diuretico e depurativo.
- Tintura vinosa: 3 g in 100 ml di vino bianco (a macero per 5 giorni). Due-tre bicchierini al giorno.
Come diuretico e depurativo
- Decotto: 2 g in 100 ml di acqua. Due-tre tazzine al giorno lontano dai pasti.
Uso esterno i fiori, le foglie, la parte aerea della pianta.
Come emolliente, lenitivo, antipruriginoso delle mucose boccali e della pelle.
- Infuso: 5 g in 100 ml di acqua. Fare lavaggi, sciaqui boccali, applicare compresse imbevute di infuso sulle parti interessate.