E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

La moltiplicazione vegetativa delle piante... Divisione

La moltiplicazione delle piante per "Divisione", è un metodo assai semplice ed è adatto per le piante erbacee perenni e per gli arbusti polloniferi. Questo sistema di moltiplicazione consiste nel dividere i cespi delle piante e trapiantarle affinchè diano vita ad una nuova pianta. Anche le "bulbose" si moltiplicano per divisione, trapiantando i bulbilli che si formano a lato del bulbo principale oppure all'ascella delle foglie, come avviene in alcuni gigli esotici. Tutte le moltiplicazioni per divisione riproducono l'identica pianta madre.

Divisone di bulbi. I bulbi che fanno i bulbilli si estraggono durante il riposo, si separano dai bulbilli e, a loro tempo, si rimettono in vegetazione separatamente. I bulbilli si ingrosseranno e poi fioriranno.

Divisione di rizòmi. I rizòmi, sempre quando la pianta sta in riposo e prima che si rimetta in vegetazione, si spezzano nei punti ove non contengono nodi, si prendono tutti quei pezzi che contengono un germoglio e si piantano questi pezzi separati l'uno dall'altro. Ciascun pezzo formerà una nuova pianta.

Divisioni di radici. La divisione delle radici tuberose, come quelle delle dàlie, delle peonie,ecc. si fa distaccando ciascuna radice tuberosa dal cespo delle radici stesse, ma avvertendo che ciascun colletto porti attaccato a sè un pezzettino del vecchio fusto.

Divisione di cespo e rampolli. Le piante sempreverdi e perenni è meglio dividerle e moltiplicarle in autunno; quelle vivaci invece, cioè quelle che in inverno perdono tutta la parte esterna e a primavera emettono i nuovi germogli, come i crisantemi, i margheritoni ecc. è meglio moltiplicarli in primavera. Si dissoterra tutto il cespo, si distacca con le proprie radici ogni piantina dal vecchio fusto e si pianta ciascuna per conto suo




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