E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Bordo di piante erbacee annuali

Petunie

Nel progetto di un piccolo giardino non devono mancarvi i fiori, sistemati a ciuffi qua e là nel prato oppure ordinati nei bordi. Le bordure possono essere formate da piante erbacee annuali o perenni entrambe adatte allo scopo.

Rispetto a quelle perenni, le piante annuali hanno il grande vantaggio di offrire una fioritura più lunga. Alcune di esse, infatti, fioriscono ininterrottamente dalla primavera all'autunno e producono una tal massa di fiori da costituire un elemento prezioso per il giardino. Nella moderna architettura dei giardini il bordo fiorito non è costituito da una sola specie di fiori, bensì da diverse, di vario sviluppo.

Le specie più piccole verranno collocate verso il viale o il prato, quelle più grandi dietro le prime, in modo che tutte possano mostrare i loro fiori senza nascondersi reciprocamente. Prima di mettere a dimora le piantine è consigliabile fare un preciso piano sulla carta, con le esatte proporzioni del bordo, in modo da sapere, al momento della piantagione, quanto spazio deve avere ogni gruppo di piante, e quante piante devono essere collocate in tale spazio.

Tagete
 Il fondo del bordo può essere costituito da piante che fioriscono dalla primavera all'autunno inoltrato, come Petunie, Tagetes nani, Begonia semperflorens, Ageratum. In mezzo a queste specie si potranno sistemare Impatiens holstii, Tropaeolum, Salvia splendens, Lobelia, Phlox drummondii, Zinnia nana, Dianthus chinensis, ecc, secondo i gusti.

Naturalmente bisogna fare attenzione all'associazione dei colori e all'epoca della fioritura delle singole specie. Il Nasturzio giallo starà benissimo vicino all'Ageratum blu, ma non alla Salvia splendens rossa; l'Ageratum s'accorderà con una Petunia bianca ma non con la Viola; la Salvia splendens contrasterà piacevolmente con un Tagetes giallo chiaro piuttosto che con una varietà marrone, e così via.

Le cure.  Prima di mettere le piante a dimora (che avrete prelevato da un vostro piccolo vivaio o avrete acquistato da un fioraio) dovete lavorare bene il terreno e concimarlo abbondantemente con letame sfatto. L'epoca migliore per tale lavoro è l'inverno. Quando avrete sistemato le piantine, zappettate il bordo con frequenza togliendo con cura le erbe infestanti fino a che le piante da fiore non abbiano coperto con il loro fogliame tutto il terreno.

Ogni settimana sciogliete nell'acqua di innaffiatura un pò di concime minerale (un grammo per litro di fosfato biammonico) e bagnate bene le piantine. Durante la stagione calda, infine, se volete ottenere piante robuste e profusione di fiori innaffiate abbondantemente.


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