E s’aprono i fiori notturni, nell’ora
che penso a’ miei cari. |
Bordo di piante erbacee perenni
Anche se le piante perenni hanno un periodo di fioritura troppo breve, presentano però il vantaggio di restare nello stesso posto per diversi anni di fila, senza costringere a seminare ogni anno.
All'inizio della primavera di solito si piantano (o si moltiplicano) tutte le specie a fioritura estiva e autunnale: i settembrini Aster dai vari colori, la Boltonia asteroides, i Crisantemi semplici e doppi di ogni specie e tipo, le Margherite (Leucanthemum) a fiore semplice e doppi, i Phlox perenni, i Coreopsis, i Garofani dei poeti (Dianthus barbatus) e il garofanino (D.plumarius), la Digitale, l'Echinacea e la Rudbeckia, piante rusticissime e di facile coltura, la Gaillardia dai fiori gialli e rossi. Una delle piu belle piante perenni che fiorisce alla fine dell'estate è l'Helenium, che dà grandi masse di fiori gialli e bronzati.
Non è certamente da trascurare poi nei terreni privi di calcare, il Platycodon, una specie di Campanula della Cina, dai fiori violetti che fanno un bellissimo contrasto con le spighe gialle della Solidago. Anche la Saponaria, spesso spontanea nei luoghi incolti, può formare delle belle macchie di colore ed essere di grande utilità per la sua resistenza a qualsiasi condizione di ambiente.
La moltiplicazione - Tutte le piante perenni si possono propagare per seme, ma spesso riesce più facile propagarle per via vegetativa. Cioè si tolgono dalla terra i vecchi cespi non appena i germogli hanno la lunghezza di 8-10 centimetri e si separano accuratamente i singoli getti con qualche radice, piantandoli direttamente là dove dovranno fiorire, dopo aver ben bene lavorato il terreno. Secondo le necessità imposte dalla forma e dalla organizzazione del giardino, le giovani piantine saranno messe a gruppi, distanti l'una dall'altra da 10 a 30 centimetri, in base al loro prevedibile sviluppo, oppure a fasce, le più alte dietro e le più basse sul davanti.
Le cure - Di norma le piante perenni devono restare indisturbate per tre o quattro anni, dopo di che, invecchiati i cespi, dovrete dividerle e ripiantarle come è stato detto più sopra, anche per avere l'occasione di lavorare e di concimare come si deve il terreno. Un pò di stallatico va benissimo; se non si dispone di stallatico si possono usare altre materie organiche, come spazzature ben fermentate, oppure residui della pulizia di pollai o di conigliere.
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