E s’aprono i fiori notturni, nell’ora
che penso a’ miei cari. |
Clematide
Nome scientifico Clematis, della famiglia delle Ranunculaceae, origine Europa, Asia, America. Al genere Clematis appartengono oltre 250 specie di piante rustiche o delicate, erbacee o legnose, rampicanti, a foglie caduche o sempreverdi, caratterizzate dai bei fiori, doppi o semidoppi. Le specie più significative sono rampicanti. I fiori sbocciano da marzo a agosto a seconda della specie.
Coltivazione
Le Clematis, esclusivamente da esterno, sono tra le più belle piante rampicanti e vengono utilizzate su recinzione (muri e cancellate), pergole, gazebi, graticci e altri sostegni. Sono piante che si adattano a diversi tipi di terreno, ma preferiscono quelli alcalini. La maggior parte delle specie Clematis è abbastanza rustica. Esistono però specie e varietà semirustiche o delicate, alle quali, in inverno, nelle zone a rischio di gelate, è opportuno staccare i tralci dai loro sostegni, appallottolarli, facendo attenzione a non danneggiarli, e ricoprirli con sabbia o terra.
Esposizione
Le Clematis si adattano meglio a posizioni soleggiate, purchè la base del fusto sia protetta dal sole diretto.
Temperatura
Queste piante possono resistere fino a una temperatura minima che oscilla da -10°C a 5°C, a seconda della specie. Quella ottimale è di 15-20°C.
Annaffiatura
Le Clematis sono abbastanza sensibli alla siccità: è opportuno quindi bagnare abbondantemente nei periodi molto caldi.
Toelettatura
In genere è meglio non potare le Clematis, se non per alleggerire le piante o per eliminare eventuali tralci secchi. Nel caso fosse necessario, si tagliano a un terzo della lunghezza i tralci molto densi di foglie.
Moltiplicazione
Per le Clematis rampicanti si prelevano in luglio, dai rami giovani, talee lunghe da 10 a 15 cm, con un paio di gemme alla base, da piantare in un substrato composto di torba e sabbia in parti uguali. Dopo la radicazione si piantano in vasetti da 8 cm per poi trapiantarle in contenitori di misure sempre maggiori, che andranno interrati nella primavera successiva; la messa a dimora definitiva si fa in ottobre. Per le specie erbacee, le talee, lunghe 7-8 cm, si devono invece prelevare in aprile-maggio. Con i loro lunghi tralci le Clematis sono adattissime per le propaggini: si interrano in parte i rami, dopo averli incisi sul lato inferiore, in marzo. La semina si effettua solo per le specie e non per le varietà: si interrano i semi in marzo-aprile in una normale composta da semi: dopo la germinazione, le piante vengono trapiantate in vasi da 8-10 cm, da interrare all'aperto.
Malattie e parassiti
In genere le Clematis non hanno grossi problemi. Sui giovani germogli possono apparire gli afidi, da combattere con insetticidi specifici (aficidi). Un altro rischio per i germogli è rappresentato dalle lumache, mentre le forbicine rodono ai margini le foglie e i petali. Il seccume della Clematis, provocato da un fungo, si manifesta con estesi appassimenti: è necessario eliminare le piante colpite. L'oidio (mal bianco) si rivela con una muffa biancastra sulle foglie e sui fiori: si tratta con zolfo o altri fungicidi specifici (antioidici).
Consigli per l'acquisto
Le Clematis sono facilmente reperibili presso i garden centre e i vivaisti; il momento migliore per acquistarle è a fine inverno, quando possono essere messe subito a dimora.
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