Nome scientifico Cymbidium, della famiglia delle Orchidaceae, origine Asia. Il genere Cymbidium comprende una cinquatina di specie provenienti da zone a clima fresco quali le pendici dell'Hymalaia. Gli ibridi derivati dall'incrocio fra le numerose specie si sono notevolmente diffusi, sostituendo quasi del tutto nell'uso ornamentale le specie tipiche. Caratterizzati da pseudobulbi (rigonfiamenti simili a bulbi da cui si diparte lo stelo), sono robusti, alti circa 15 cm e hanno foglie lunghe, strette, lanceolate che inguainano gli pseudobulbi alla base. I fiori, piuttosto grandi , sono larghi fino a 15 cm e durano da 1 a 3 mesi sulle piante e anche 10-15 giorni se recisi. Molte varietà sono profumate e l'assortimento dei colori è vastissimo: bianco, rosa, rosso, giallo, verde, marrone, in una miriade di sfumature e tonalità. Anche il labello (il tepalo centrale rivolto verso il basso, solitamente di diverso colore) presenta una grande varietà di forme.
Coltivazione
E' consigliabile coltivare i Cymbidium in vaso all'aperto da maggio fino a metà ottobre, portando poi le piante in casa in una posizione fresca (15°C) e luminosa. Prima di essere ritirate in casa le piante dovrebbero restare almeno per un paio di settimane, a una temperatura di 12°C; in caso contrario, la fioritura sarà più povera. I Cymbidium non hanno un periodo di riposo, ma rallentano la crescita nei mesi invernali, sospendere perciò la concimazione e ridurre le annaffiature. Periodicamente, nel periodo vegetativo, bisogna aggiungere all'acqua di irrigazione un concime liquido specifico per orchidee.
Esposizione
Nel periodo in cui vengono tenute all'aperto, le piante di Cymbidium devono essere collocate in modo da ricevere luce diffusa, preferibilmente all'ombra di una pianta più grande. In appartamento vanno messe in una posizione molto luminosa, vicino a una finestra, evitando però la luce del sole diretta.
Temperatura
I Cymbidium amano il fresco: la temperatura notturna ideale è di 15°C, temperatura che favorisce l'inizio della fioritura. Possono tollerare, per brevi periodi, anche temperature di 2-3°C. La temperatura massima è 28°C.
Annaffiatura
In primavera, estate e autunno, i Cymbidium vanno annaffiati frequentemente e abbondantemente: d'inverno le annaffiature si possono ridurre mantenendo però il substrato sempre umido. Per mantenere alta l'umidità sono consigliabili spruzzature frequenti e l'introduzione di ghiaia o argilla umida nel sottovaso. E' invece importante evitare il ristagno idrico e le annaffiature eccessive, che potrebbero provocare marciumi radicali.
Rinvasatura
I Cymbidium si rinvasano, quando è strettamente necessario, dopo la fioritura, in primavera. E' essenziale utilizzare terricci formulati appositamente per le orchidee, di solito a base di osmunda (speciale fibra di felce) sfango, farina di ossa, o anche cortecce, foglie di quercia e altri materiali per lo più fibrosi. L'importante è che il terreno sia soffice, poroso, in grado di mantenere l'umidità e, nel contempo, di assicurare un ottimo drenaggio e sia neutro o moderatamente calcareo.
Toelettatura
E' sufficiente eliminare le foglie secche o danneggiate e tagliare i fiori appassiti a 5-7 cm dalla base.
Moltiplicazione
I Cymbidium si propagano per divisione dei cespi nel momento della rinvasatura: ogni sezione deve avere 3 o 4 pseudobulbi verdi. Si consiglia di disinfettare accuratamente, con appositi prodotti a base di sali quaternari d'ammonio, gli strumenti che si utilizzano per la divisione. Gli pseudobulbi più vecchi, che si riconoscono perchè sono senza foglie, e quelli secondari (cioè i più piccoli) devono essere eliminati.
Malattie e parassiti
I Cymbidium sono particolarmente sensibili agli acari; può essere utile, nel periodo estivo, mettere periodicamente le piante sotto la doccia con acqua a temperatura ambiente. Questi parassiti vanno comunque trattati con gli appositi prodotti acaricidi, somministrati di preferenza alla sera. Le cocciniglie attaccano le lamine fogliari, gli steli e gli pseudobulbi, provocando sia danni diretti (succhiano la linfa della pianta) sia indiretti (favoriscono la formazione della melata su ci si sviluppano le fumaggini). Si eliminano con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol; la pianta va poi trattata con un prodotto apposito anticoccidico. Gli afidi, che provocano più o meno gli stessi danni, si eliminano con prodotti aficidi. I Cymbidium sono soggetti anche a virosi, che si manifestano con macchie, anelli e striature giallastre sulle foglie; le piante molto colpite vanno eliminate. Le malattie da virus non si possono curare, ma possono essere prevenute combattendo acari, afidi e cocciniglie che favoriscono la trasmissione del virus.
Consigli per l'acquisto
Scegliere piante con solo 1-2 fiori aperti sullo stelo, con molte foglie prive di macchie e deformazioni
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