Il nome di questa pianta deriva dal fatto che ha un forte odore di aglio che emana quando viene stropicciata tra le dita.
Si tratta di una pianta erbacea che vive due anni prima di fiorire, dopo di che va incontro alla morte; cresce spontanea nelle zone cespugliose, lungo le siepi, nelle vallate profonde, all'ombra delle rocce.
Il fusto è poco ramificato e le foglie sono ampie, cuoriformi, a margine dentato; i fiori sono piccoli e di colore bianco.
Si raccolgono i fusti e le foglie quando la pianta sta per fiorire, da aprile a giugno a seconda della quota.
L'Alliaria è una pianta officinalis ed è considerata dalla medicina popolare come un buon diuretico da adoperare contro i reumatismi, l'asma e la gotta. Nell'antichità classica era invece ritenuta vermifuga, eccitante e antiscorbutica. La sua utilizzazione attuale si riscontra soprattutto nella medicina omeopatica, sotto forma di tintura estratta dalla pianta fresca. E' molto comune e diffusa dall'Europa fino all'India.
Proprietà terapeutiche: stimolante, diuretica, antiscorbutica, vermifuga, antisettica e vulneraria (guarisce le ferite). In genere viene utilizzata la pianta fresca, dalla quale si estrae il succo pestandola in un mortaio e poi filtrando il residuo con un panno di tela e spremendolo bene.
Per uso esterno, si aggiunge un cucchiaio da minestra di Alliaria pestata a una tazza d'acqua, fatta bollire per qualche minuto e poi lasciata raffreddare, si prepara così un cataplasma da applicare sulle ferite e sulle lesione della pelle. Per fare gli impiastri, da cambiare regolarmente ogni giorno, si usa direttamente la pianta pestata.
Uso interno, il liquido preparato per i cataplasmi può essre ingerito in piccola quantità, come diuretico e antiscorbutico.
L'Alliaria contiene molta vitamina C e può essere usata anche cruda in insalata insieme a lattuga o scarola.
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