E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Cleistocactus

Cleistocactus della famiglia delle Cactacee,  origine versante orientale delle Ande. Il genere Cleistocactus comprende circa 50 specie di cactus arbustivi molto fioriferi, dal fusto talvolta ramificato alla base che possono raggiungere i 2 m di altezza. Il nome generico della specie deriva dal greco Kleistos, "chiuso", riferendosi ai fiori, la cui apertura è minima. 

Il Cleistocactus ha un fusto poco spesso, ben diritto e cilindrico, percorso da sottili costolature longitudinali, con areole vicine le une alle altre. I fiori sbocciano sulla parte superiore dei fusti e sono spesso disposti dalla stessa parte. Formano tubi stretti che non si aprono completamente; gli stami gialli superano in lunghezza i fiori stessi. Il frutto e il calice sono cotonosi all'esterno. 

Fioritura: in primavera o in estate, a seconda della specie. Alcuni Cleistocactus hanno fioriture molto lunghe, ma fioriscono dopo 10 o 12 anni di età.

Coltivazione: sono facili da coltivare ma necessitano di molto calore. La crescita è molto lenta. 

Esposizione: luminosa e soleggiata. 

Temperatura: durante l'inverno, gli individui adulti devono essere mantenuti a una temperatura che non scenda sotto i 5°C. I giovani germogli hanno invece bisogno di calore per crescere e muoiono in condizioni di freddo umido. 

Innaffiature: come per tutte le cactacee, è indispensabile innaffiare moderatamente in estate, molto poco durante l'inverno, stagione in cui la pianta si riposa. 

Riproduzione: per semi freschi, in terrine. Drenare il fondo, riempire di un miscuglio leggero sino a 1 cm dal bordo, bagnare leggermente prima di porre i semi sulla superficie senza interrarli, coprire con una lastra ad vetro, esporre alla luce e al calore ma non in pieno sole. Mantenere umido il terreno. La germinazione richiede parecchi mesi. E' possibile la talea dei rami laterali. 

Terreno: un composto adatto per le cactacee, 2/3 di terriccio o di torba e 1/3 di sabbia. Poichè le radici si diffondono molto in primavera è necessario usare grandi vasi. Quando le condizioni climatiche lo permettono, i soggetti piantati in piena terra danno migliori risultati. 

Consigli: mantenere secchi i cleistocactus durante la stagione invernale, poichè un eccesso di umidità favorisce l'attacco della peronospora delle cactacee, con il conseguente imputridimento dei fusti a partire dalla base. 

 

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