Il Cleistocactus ha un fusto poco spesso, ben diritto e cilindrico, percorso da sottili costolature longitudinali, con areole vicine le une alle altre. I fiori sbocciano sulla parte superiore dei fusti e sono spesso disposti dalla stessa parte. Formano tubi stretti che non si aprono completamente; gli stami gialli superano in lunghezza i fiori stessi. Il frutto e il calice sono cotonosi all'esterno.
Fioritura: in primavera o in estate, a seconda della specie. Alcuni Cleistocactus hanno fioriture molto lunghe, ma fioriscono dopo 10 o 12 anni di età.
Coltivazione: sono facili da coltivare ma necessitano di molto calore. La crescita è molto lenta.
Esposizione: luminosa e soleggiata.
Temperatura: durante l'inverno, gli individui adulti devono essere mantenuti a una temperatura che non scenda sotto i 5°C. I giovani germogli hanno invece bisogno di calore per crescere e muoiono in condizioni di freddo umido.
Innaffiature: come per tutte le cactacee, è indispensabile innaffiare moderatamente in estate, molto poco durante l'inverno, stagione in cui la pianta si riposa.
Riproduzione: per semi freschi, in terrine. Drenare il fondo, riempire di un miscuglio leggero sino a 1 cm dal bordo, bagnare leggermente prima di porre i semi sulla superficie senza interrarli, coprire con una lastra ad vetro, esporre alla luce e al calore ma non in pieno sole. Mantenere umido il terreno. La germinazione richiede parecchi mesi. E' possibile la talea dei rami laterali.
Terreno: un composto adatto per le cactacee, 2/3 di terriccio o di torba e 1/3 di sabbia. Poichè le radici si diffondono molto in primavera è necessario usare grandi vasi. Quando le condizioni climatiche lo permettono, i soggetti piantati in piena terra danno migliori risultati.
Consigli: mantenere secchi i cleistocactus durante la stagione invernale, poichè un eccesso di umidità favorisce l'attacco della peronospora delle cactacee, con il conseguente imputridimento dei fusti a partire dalla base.
Articoli correlati: