La Rebutia è un piccolo cactus molto conosciuto, noto anche con il nome di Echinopsis minuscula oppure Echinocactus minusculus.
Tutte le rebutia si assomigliano molto e, quando non sono fiorite, si confondono facilmente con i cactus del genere Mamillaria. Sono infatti i fiori che hanno reso popolare la rebutia, che incomincia a fiorire dopo 1-2 anni di vita; le sue piccole dimensioni consentono di coltivarla bene in vaso.
Descrizione della pianta: il corpo della pianta è arrotondato, leggermente depresso alla sommità, ramificato a partire dalla base. Raggiunge il diametro massimo di 4 cm e l'altezza non supera i 2,5 cm nella specie R. minuscula, che è la più piccola del genere.
La Rebutia è formata da piccoli mammelloni costituiti a loro volta da una ventina di costolature; è di colore verde e presenta spine molto fini e fragili, riunite in gruppetti di 20-26, disposte lungo il margine delle costolature.
Riproduzione: per seme. I semi si interrano in terriccio leggero da giardino con aggiunta di torba, sfagno e sabbia. Inumidire leggermente.
Piantagione: collocare la pianta in un miscuglio di torba, terriccio di foglie, terra da giardino e sabbia silicea in parti uguali.
Coltivazione: la rebutia è facile da mantenere purchè la si innaffi moderatamente e goda di posizione soleggiata e di temperature sempre superiori a 3°C. Alle nostre latitudini non tollera il freddo e le gelate, quindi va ritirata in ambiente tiepido e luminoso durante la stagione fredda.
Fioritura avviene da aprile a luglio. I fiori sono rossi e molto decorativi.
La Cultivar "Grandiflora" è una tra le cultivar che producono fioritura più abbondante e vistosa.
Malattie e parassiti: i peggiori nemici della rebutia sono il ragnetto rosso e le cocciniglie, che provocano macchie grigie sulla pianta. Si adopera un acaricida a base di cheltano, che non è tossico, ripetendo il trattamento due o tre volte a tre settimane di intervallo tra marzo e luglio.
Curiosità: alcune specie sono autosterili e i loro fiori non possono fecondarsi da soli: per ottenere i semi bisogna ricorrere all'impollinazione crociata, il che significa prelevare il polline da un'altra pianta e deporlo sui pistilli di quella che si vuole fecondare.
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