E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Piante medicinali, Assenzio-Arthemisia absinthium, famiglia delle Compositae, bacino del Mediterraneo

 

Assenzio o Arthemisia absinthium della famiglia delle Compositae, origini bacino del Mediterraneo, conosciuto anche come Assenzio romano  o Assenzio maggiore.

L'Assenzio è una pianta erbacea perenne con un rizoma legnoso ramificato dal quale si sviluppano le foglie basali in rosetta e i fusti fioriferi, alti anche fino a 2 metri e variamente ramificati nella parte superiore, di colore bianco per la presesenza di peli fitti e corti. 

Le foglie basali e quelle dei fusti che non fioriscono sono lungamente picciolate e bi o tri-pennatosette con segmenti lineari; le foglie  dei fusti fiorali sono sessili e sempre più semplici a mano a mano che si sale in alto fino a quelle superiori che sono semplici e lanceolate; tutte le foglie sono pelose, hanno la pagina superiore argenteo-sericea mentre l'inferiore è verde cenerina. 

La fioritura avviene in luglio e agosto, con la comparsa di fiori gialli molto profumati, riuniti in grappoli. 

Il frutto è un piccolissimo achenio glabro e senza pappo. 

Questa pianta cresce nei terreni incolti e nelle zone rocciose e preferisce i suoli ricchi in nitrati; si rinviene dalla zona marina fino a 2000 m. 

L'Assenzio è una pianta officinale, le parti che vengono utilizzate per le preparazioni sono le foglie e le sommità fiorite.  

Le foglie si raccolgono staccandole una per una durante tutto il periodo vegetativo della pianta (da marzo a settembre). 

Le sommità fiorite si recidono in luglio-agosto prima della fioritura completa tagliando con le forbici i rami fioriti con una parte delle foglie ma evitando le parti grosse e quasi lignificate che si trovano alla base della pianta. 

Dopo la raccolta le foglie si essiccano in luogo aerato all'ombra disponendole in strati sottili e rimuovendole spesso; le sommità fiorite si riuniscono in mazzetti e si appendono in un locale ventilato. Entrambe si conservano in sacchi di carta o tela. 

Come si usa l'Assenzio. 

L'Assenzio ha proprietà aromatizzanti, amaricanti, aperitive, digestive, stimolanti, vermifughe, emmenagoghe. I principi attivi: l'olio essenziale (attenzione, l'olio essenziale di colore azzurrino, è molto tossico e può procurare turbe nervose gravi di tipo epilettico), il glucoside amaro absintina, resine e acidi organici vari. 

L'Assenzio è tradizionalmente noto a tutti per le sue caratteristiche spiccatamente amare e per la diffusa credenza che le sue preparazioni sono tossiche. In effetti nel suo olio essenziale è presente una sostanza, il tujone, che ad alte dosi può dare seri disturbi; tuttavia, contenendo il consumo alle reali necessità e non superando le dosi indicate, le preparazioni di Assenzio possono essere utilizzate con sicurezza ed efficacia. 

Inoltre si eviti di consumare liquori a base di Assenzio  perchè risulterebbero particolarmente ricchi di tujone e quindi dannosi per la salute. 

L'Assenzio viene impiegato per il suo amaro aromatico sia nell'industria delle bevande alcooliche, che delle bibite analcooliche. 

Le virtù salutari riconosciute all'Assenzio sono quelle di promuovere l'appetito e di favorire la digestione stimolando lo stomaco e il fegato. In alcuni casi vengono sfruttate anche le proprietà antisettiche, vermifughe ed emmenagoghe; ma per questo si può ricorrere anche ad altre piante più specifiche. 

Come si usa l'Assenzio.

Per uso interno si utilizzano sia le foglie che le sommità fiorite. A scopo digestivo o per stimolare l'appetito. 

Decotto: - 0,5 g in 100 ml di acqua (fare il decotto senza il coperchio per favorire l'evaporazione dell'olio essenziale). Oppure:

Infuso: - 0,5 g in 100 ml di acqua. Una-due tazzine generalmente dopo i pasti

Tintura:- 20 g in 100 ml di alcool di 60° (a macero per 5 giorni). Un cucchiaino in acqua o su zucchero prima o dopo i pasti principali. 

Tintura venosa: - 1 g in 100 ml di vino bianco  (a macero per 5 giorni). Un bicchierino prima o dopo i pasti.

Attenzione: prima di intraprendere qualsiasi cura a base di Assenzio o di altre erbe officinalis, consultare un medico.

 

Articoli correlati