Arancio dolce della famiglia delle Rutaceae, la pianta è originaria dell'Asia ma da tempo coltivata nelle regioni meridionali italiane. Al genere Citrus appartengono circa 12 specie di alberi e arbusti sempreverdi chiamati, nel loro insieme, "agrumi", dei quali l'arancio è uno dei più conosciuti e coltivati.
Il Citrus sinensis è una pianta di dimensioni variabili da quelle di un piccolo arbusto fino ad albero alto 4-5 m, è l'arancio dai frutti commestibili, ed è un albero con rami talvolta spinosi e foglie ovate od ovato-ellittiche, appuntite, verde scuro.
I fiori, detti "zagare", sono profumatissimi, con una corolla formata da 5 petali bianchi e numerosi stami; sono riuniti in racemi ascellari e sbocciano in un'unica fioritura in marzo-aprile.
I frutti (esperidi) sono delle bacche divise in spicchi; la parte esterna, detta pericarpo o epicarpo, giallo arancio alla maturazione, è ricca di ghiandole che producono oli essenziali; la polpa, sugosa, contiene zuccheri e acidi organici (tra cui l'acido citrico, la vitamina C).
Coltivazione: oltre che per la produzione dei frutti, gli aranci vengono coltivati per la bellissima fioritura e la lucentezza del fogliame, in piena terra nelle regioni a clima temperato-caldo e in vaso nelle regioni a clima freddo riparandoli in inverno in locali molto luminosi e con elevata umidità.
Gli aranci vanno messi a dimora alla fine dell'autunno, utilizzando sia piante a radice nuda, sia con pane di terra o in contenitore; richiedono terreni sciolti, fertili ricchi di sostanza organica. E' indispensabile una buona concimazione di base con letame e concimi minerali ternari e un'abbondante irrigazione subito dopo l'impianto.
Le concimazioni organiche vanno ripetute tutti gli anni, quelle minerali possono essere fornite con l'acqua di irrigazione.
Per gli aranci è particolarmente importante la potatura di formazione, con la quale alla pianta viene data la forma "a globo" per le piante da coltivare in piena terra o "a vaso" per le piante da coltivare in vaso; le potature successive si possono invece limitare all'eliminazione dei rami secchi, mal disposti o troppo fitti.
Esposizione: richiedono un'esposizione in pieno sole.
Temperatura: gli aranci non sopportano le basse temperature: al di sotto dei 13°C la pianta non vegeta più e per la sua sopravvivenza la minima non deve essere inferiore a 4°C. La temperatura ottimale è di 25-30°C.
Annaffiature: l'annaffiatura deve essere abbondante, ma evitando i ristagni di acqua. In piena terra intorno alla pianta vengono spesso scavati dei "tornelli" (fossati circolari intorno al tronco più o meno dello stesso diametro della chioma), per far si che l'acqua affluisca meglio all'apparato radicale.
L'Arancio amaro o Citrus aurantium, è noto anche con il nome di melangolo. E' una pianta di medie dimensioni (4-8 m di altezza) che si distingue dalle altre specie di agrumi essenzialmente per le lunghe spine, per il picciuolo alato e per l'intenso profumo delle foglie, dei fiori e dei frutti, che sono sferici, rugosi, di colore giallo aranciato, con polpa amara e acidula, ricca di vitamine.
A causa del loro sapore poco gradevole, questi aranci raramente vengono consumati freschi e da essi si ricava l'essenza di arancio amaro. Vengono pure utilizzati per la confezione di marmellate o la preparazione di canditi.
L'arancio amaro è il portinnesto di quasi tutte le specie agrumarie e soprattutto dell'Arancio dolce o Citrus sinensis.
Come si usa l'Arancio
Della pianta dell'arancio per uso officinale si utilizzano i fiori e la corteccia del frutto, i fiori si raccolgono prima della loro completa apertura recidendoli senza picciolo; la corteccia del frutto si ottiene sbucciando i frutti quando sono ben maturi.
I fiori e la corteccia dei frutti vanno fatti essiccare all'ombra rimuovendoli spesso per evitare l'attacco di muffe e si conservano i primi in vasi di vetro o di porcellana al riparo dalla luce, mentre i secondi si possono conservare in sacchetti di carta o di tela.
Proprietà: l'Arancio ha proprietà aperitive, digestive, aromatiche, sedative, antispasmodiche. I principi attivi, in tutte le droghe ottenute dall'Arancio dolce, sono gli oli essenziali di composizione diversa.
L'infuso dei fiori viene usato soprattutto per le proprietà sedative nei casi di insonnia e di eccitazione nervosa; esso è particolarmente utile e gradito ai bambini in quanto può essere addolcito con zucchero o miele.
Per uso interno: la corteccia fresca del frutto - per favorire la digestione, per i dolori di stomaco prepare un
decotto: una o due scorzette in 100 ml di acqua, Una tazza all'occorrenza.
Per uso interno: i fiori secchi per insonnia e eccitazione nervosa.
Infuso: - 2 g in 100 ml di acqua. A tazze o a tazzine, all'occorrenza.
Vino tonico: con la scorza dei frutti si può preparare un ottimo vino tonico, in questo caso far macerare 30 g di scorza spezzettata per otto giorni in un buon vino rosso. Assumere un bicchierino dopo i pasti per favorire la digestione.