Nome scientifico Malus, della famiglia delle Rosaceae, origine Europa.
fonte wikipedia |
Al genere Malus appartengono oltre 30 specie di arbusti o alberi; il melo da frutto; malus domestica o Malus communis o Pyrus malus, è un albero di origne ibrida caratterizzato da un apparato radicale piuttosto superficiale e da un fusto eretto, con la corteccia grigiastra che si sfalda in placche; può raggiungere l'altezza di 15 m.
Le foglie sono ovali o ovali-ellittiche, rugose, con margini dentati o seghettati. I fiori sbocciano verso metà aprile, sono bianchi, spesso soffusi di rosa all'esterno, con vistose antere gialle.
Il frutto, (o meglio il falso frutto) è un pomo che deriva dal ricettacolo fiorale e contiene semi lucidi nerastri.
Ricordiamo che la maggior parte delle varietà è autosterile cioè i fiori non possono fecondarsi a vicenda, per cui necessitano di un'altra varietà per garantire una buona impollinazione. Il numero delle cultivar di melo è elevato, ricordiamo quelle del gruppo Stark e del gruppo di varietà Spur.
pianta di melo |
Coltivazione: il melo viene coltivato in piena terra. Si mette a dimora in autunno (nelle zone a inverno freddo) o in primavera. Si utilizzano di solito piante innestate da 1 a 3 anni. Si adatta molto bene a tutti i tipi di terreno, eccettuati quelli eccessivamente calcarei o troppo compatti, ma preferisce quelli fertili, freschi, profondi e ben drenati di medio impasto.
Al momento dell'impianto è necessaria una buona concimazione, sia organica nella misura di 10-30 kg di letame per pianta, sia minerale nella misura di 30-50 g di concime completo per pianta. Per quanto riguarda la distanza tra le piante, questa varia in base al portainnesto utilizzato e alla forma di allevamento.
La dimensione delle buche può avere, approssimativamente, una profondità di circa 30 cm e una larghezza di circa 60 cm. E' inoltre necessario un tutore alto almeno 1,5 m ed eliminare le radici danneggiate; le piante vanno poste al centro della buca, sopra un cono di terriccio alto circa 10 cm, disponendovi accuratamente le radici intorno e facendo in modo che il punto di innesto della pianta sia almeno qualche centimetro al di sopra del livello del terreno.
La potatura: per quanto riguarda la potatura di produzione, è da effettuare prevalentemente nel periodo invernale. Altre operazioni che talvolta si rendono necessarie per stimolare e migliorare la fruttificazione (decorticazioni, incisioni, diradamenti), si effettuano anche in primavera e in estate.
wikipedia |
Esposizione: Il melo preferisce un'esposizione in pieno sole.
Temperatura: questa pianta è molto resistente e si adatta a differenti condizioni climatiche, ma preferisce un clima fresco e tendenzialmente umido.
Annaffiatura: la quantità di acqua da somministrare e la frequenza dipendono tanto dalla quantità di pioggia quanto dal tipo di terreno: gli interventi devono essere più abbondanti e ravvicinati nei terreni sabbiosi, meno frequenti in quelli più argillosi o ricchi di sostanza organica. Nei periodi di siccità si deve intervenire anche tutte le settimanre con quantità di acqua piuttosto abbondanti.
Moltiplicazione: Il melo si moltiplica soprattutto per innesto e la scelta del portainnesto diventa in alcuni casi fondamentale per la produzione. Ogni portainnesto è più o meno adatto a un certo tipo di terreno e di coltivazione, di varietà, di distanza di impianto, ecc...Presso i centri specializzati è possibile ottenere informazioni e consigli secondo le proprie esigenze.
Malattie e parassiti. Il melo da fruttto va soggetto a malattie specifiche.
1-La butteratura amara delle mele si manifesta con aree decolorate, poi bruno-nerastre, leggermente depresse, sui frutti che assumono un sapore amarognolo. Si previene prestando più attenzione alle necessità di coltivazione della pianta.
2- La cinghiatura dei frutti è un problema dovuto al freddo, si presenta con una fascia necrotica circolare.
3- Il cancro del melo provoca la comparsa di aree necrotiche brune sui rami, che tendono poi a estendersi e a provocare disseccamento delle parti colpite. I rami attaccati vanno eliminati.
4- Il marciume a circoli provoca la comparsa, sui frutti e sui rami, di cuscinetti di muffa biancastra in cerchi concentrici. Eliminare le parti colpite e trattare con ditiocarbammati.
Tra i parassiti animali:
1- la cocciniglia di San Josè che sottrae sostanze nutritive alla pianta incrostandosi sui rami e formando macchie circolari anche sulle foglie e sui frutti. Si combatte con oli attivati in inverno e con oli bianchi in estate.
2- Le larve della falena invernale dei fruttiferi rodono le foglie, si combattono ponendo sul tronco anelli vischiosi che si trovano già pronti in commercio.
3- Il ragnetto rosso dei fruttiferi punge le foglie che imbruniscono, seccano e cadono. Si combatte con acaricidi.
4- L'antonomo del melo, sia allo stadio di larva sia allo stadio adulto, danneggia i fiori, provocandone l'aborto: si previene raschiando la corteccia e con trattamenti primaverili con appositi insetticidi per eliminare le femmine prima che depongano le uova.