E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Piante d'appartamento che fioriscono: Allamanda cathartica, Jacobinia suberecta, Canna d'acqua, Strelitzia

In questo post prenderemo in esame alcune piante apprezzate per la fioritura che possono essere coltivate, anche, in appartamento.

Allamanda cathartica

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Allamanda cathartica della famiglia delle Apocinaceae originaria del Brasile. Le allamande sono liane dal fusto legnoso e dal fogliame persistente, hanno fiori dai colori vivaci.


Il genere comprende 15 specie di piante arbustive rampicanti, sempreverdi delicate, di cui 12 del Brasile e le altre dell'America Centrale. In natura, raggiungono 5-6 m di  altezza, in serra, misurano in generale 80 cm-1 m. La crescita è rapida.

La varietà Grandiflora ha fiori giallo chiaro di 10 cm di lunghezza, la Hendersonii giallo-arancio.

A nerifolia presenta fiori gialli, striati di bruno. A violacea, fiori violetto porpora. La più bella e la più vigorosa à la specie illustrata in questo post: Allamanda cathartica, tossica. Le grandi foglie, di un ovale allungato, un po' coriacee, raggruppate a 3-4 in verticilli, formano un fondo fino e lucido, con fioriture di un bel giallo caldo. I fiori (12 cm di diametro) sbocciano in mazzetti terminali. I petali saldati  in un ampio tubo suddiviso in lobi all'estremità hanno forma di trombetta.

Fioritura: è la vera attrazione di questo pianta. Nelle regioni tropicali A. cathartica fiorisce spesso tutto l'anno. Coltivata in serra o in veranda riscaldata, la pianta si copre di boccioli all'inizio dell'estate: la fioritura si prolunga fino a ottobre.

Temperatura: 18-30 °C in estate e 15-16°C in inverno. Una temperatura mantenuta a 12-15°C per due mesi in inverno, sospendendo quasi totalmente le innaffiature, fa entrare la pianta nel periodo di riposo vagatativo, che le è benefico. Teme i bruschi sbalzi di temperatura.

Innaffiature: regolari e abbondanti durante il periodo di crescita, da aprile a settembre: 2-3 volte alla sertimana, più distenziate in seguito.

Coltivazione: rinvasare ogni anno in marzo in un misto per piante d'appartamento o un substrato a base di terriccio di foglie ben decomposte (1/2), torba (1/4) e sabbia (1/4). Scegliere un vaso profondo almeno 30 cm. Assai vigorosa, la pianta richiede un apporto di fertilizzante da maggio ad ottobre, ogni 15 giorni.

Malattie e parassiti: specialmente nella coltura in vaso i problemi possono sorgere per attacchi di aleurodidi (mosche bianche), da combattere con insetticidi specifici. Se l'atmosfera è troppo secca, si possono anche avere attacchi di ragnetto rosso, da combattere con trattamenti acaricidi, cercando di mantenere l'ambiente più umido. 

Propagazione: per la moltiplicazione della Allamanda si utilizzano in primavera talee di noso prelevate da rami che non portano fiori e si fanno radicare a una temperatura minima di 21°C. Si utilizza un substrato composto da torba e sabbia in parti uguali.

Potatura: al momento del rinvaso (marzo), potare tutti rami dell'anno precedente a due gemme.

L'Allamanda cathartica si addice molto bene ad un graticcio decorativo. In serra o in veranda, legarla su fili orizzontali tesi a 15 cm dalle vetrate.

Jacobinia suberecta

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Nome scientifico: Jacobinia della  Famiglia delle Acanthaceae - Origine: zone tropicali dell'America

Il genere Jacobinia è costituito da una cinquantina di piante suffruticose, sempreverdi, perenni. I fiori, perlopiù riuniti in spighe terminali molto decorative, sono sottili, tubulosi, bilobati nell'ultima parte. Le foglie, opposte, sono intere.

Sembra  che intorno al genere Jacobinia sussista una certa confusione, per quanto riguarda la nomenclatura alcuni autori classificano questa pianta nel genere suddetto, mentre altri la attribuiscono al genere Justicia ed altri ancora la vedono piuttosto come appartenente ad un terzo genere: Cyrtanthera.

In questo post ricorderemo che il genere Jacobinio è costituito da 50 specie tipiche dell'America tropicale, mentre il genere Justicia comprende 300 specie delle regioni tropicali e subtropicali di tutto il
mondo. 

La jacobinia è una pianta erbacea perenne di notevoli dimensioni (oltre 1 m di altezza), è molto decorativa, sia per il fogliame sia per le infiorescenze a spiga, costituite da fiori tubulosi di colore giallo, rosso, arancione o rosa, molto adatti per la coltivazione in vaso.

J.carnea (Justicia carnea) è una specie alta 1,20-2 m. con foglie ellittiche appuntite e fiori fitti, rosa o carminio, riuniti in spighe terminali lunghe fino a 15 cm, che sbocciano in estate.
J.chrysostephana é una specie alta fino a 1,50 m, con foglie ovate, appuntite, e venatura centrale pigmentata di rosso: i fiori sono gialli, riuniti in corimbi e sbocciano in autunno-inverno.
J.coccinea è simile a j. cameo, ma con fiori scarlatti in spighe più corte, compatte, che iniziano a schiudersi a fine inverno.
J.pauciflora (Libonia floribunda) è una specie alta fino a 50 60 cm, con foglie ellittiche e fiori solitari, scarlatti con margine e punta gjalli iniziano a sbocciare in autunno, continuando poi per molto tempo fino all'estate successiva.

Riproduzione: per talea in luogo caldo (20 °C) oppure in serra; da febbraio a maggio prelevare le talee erbacee (cioè le parti più giovani della pianta) e interrarle in torba e sabbia umida. Allorché le talee hanno radicato (circa 1 mese più tardi) rinvasare in un miscuglio di terra di brughiera, terriccio di foglie, torba e sabbia in parti uguali.

Esposizione: luminosa o addirittura soleggiata.

Innaffiature: frequenti e abbondanti come pure le spruzzature d'acqua che ricordano alla pianta il clima
umido del suo paese di origine.

Coltivazione: è possibile in serra temperata da 16 a 25 °C circa. È possibile coltivarla anche in giardino
d'inverno oppure in grandi vasi, in verande riscaldate e molto luminose. Nelle regioni del Meridione può trascorrere l'estate in giardino, collocata in luogo riparato e semiombreggiato.

Malattie e parassiti: I problemi più frequenti si verificano a causa delle basse temperature che provocano ingiallimenti, danni alle parti più tenere e, nei casi più gravi, la morte della pianta. Se il sole è troppo caldo, invece, possono verificarsi scottature alle foglie. Eccessi d'acqua nel terriccio provocano
marciumi alle radici. Si può cercare di limitare i danni collocando la pianta in luogo adatto e controllando le annaffiature.

La jacobinia può essere usato per decorare temporaneamente anche gli appartamenti, ma non appena sfiorisce bisogna riportara rapidamente in serra affinché si riprenda.

Le piante di Jacobinia sono facilmente reperibili presso i garden centre all'inizio della fioritura. Scegliere piante compatte, con le foglie sane e che non presentino ingiallimenti.

Canna d'acqua

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Canna d'acqua o Costus speciosus della Famiglia delle Zingiberacee. Origini: Asia meridionale e Filippine

Il genere Costus comprende un centinaio di specie di piante tropicali erbacee, perenni con radici tuberose. Per la maggior parte presentano fusti ricchi di foglie Queste ultime sono carnose, disposte a spirale e non su due file, come accade nella maggior parte degli altri generi appartenenti alla famiglia Zingiberacee. 

I fiori sono riuniti in spighe e sono accompagnati da brattee. La canna d'acqua è una bella pianta lignificata alla base, le foglie sono oblunghe oppure lanceolate, leggermente appuntite, pubescenti sulla pagina inferiore, lunghe da 15 a 20 cm, ovviamente inserite sul fusto secondo una linea a spirale; la pianta nel complesso raggiunge un'altezza variabile da 1 a 3 m. 

Alla sommità dei fusti compare una spiga fiorale ovale, lunga circa 12,5 cm, composta da brattee cigliate rosso vivo; da questa specie di clava spuntano corolle delicate, bianche all'interno e rosa all'esterno, composte da un tubo corallino corto e da petali lunghi circa 5 cm; alla fauce è presente una macchia arancione.  La fioritura continua durante tutto l'anno.

Temperatura: è una pianta da serra calda. 

Esposizione: vuole collocazione ombreggiata.

Innaffiature: abbondanti in estate e più moderate durante l'inverno.

Terreno: ricco, umifero, con aggiunta di torba e di sabbia o vermiculite.

Riproduzione: per divisione dei cespi oppure tagliando i fusti in pezzi di 2,5-5 cm e ripiantandoli in torba umida ove radicono velocemente.

Le canna d'acqua vive bene in appartamento e sopporta anche il riscaldamento invernale, a patto che il terriccio sia costantemente umido.

 

Strelitzia

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Nome scientifico: Strelitzia della  Famiglia delle  Strelitziaceae - Origine: Sudafrica, altrimenti detta il fiore che "vola".

Il genere Strelitzia appartiene alla famiglia delle Strelitziaceae e comprende 5 specie di piante perenni, sempreverdi, piuttosto delicate. La specie più diffusa è Strelitzia reginae, originaria del Sudafrica: conosciuta anche con il nome di uccello del paradiso, è molto popolare come fiore reciso sia per la bellezza delle sue vistose infiorescenze, che ricordano appunto un uccello, sia per la loro durata in vaso.

Molto apprezzate sono anche le foglie, spesso utilizzate come verde ornamentale nelle composizioni. La strelizia può raggiungere un'altezza di 1-1,4 m; le sue infiorescenze, lunghe 15-20 cm, sono formate da una spata verde, con sfumature arancio, da cui spuntano come una cresta i fiori eretti, allungati, arancio e azzurri. 

Le foglie sono simili a quelle del banano, grandi, ovate elittiche o lanceolate, di un colore leggermente
glauco, disposte a ventaglio: i piccioli sono lunghi anche più di 50 cm .

I bellissimi e strani fiori di questa pianta sono molto apprezzati soprattutto come fiori recisi ed hanno il grosso vantaggio di restare belli, in un vaso con acqua sempre fresca, per oltre un mese.

Molti floricoltori delle città costiere sono specializzati nella loro coltivazione. Questo pianta perenne dai cespi enormi cresce spontanea nelle zone tropicali. I fusti, lunghi e grossi, sostengono grandi foglie erette, allungate, ovali, colorate di verde intenso dai riflessi metallici.

Fiori: sono stupefacenti, formati da grandi sepali di color giallo arancio, intorno ai quali tre petali di colore blu oltremare intenso cambiano posizione nel corso della fioritura. Quando i sepali seccano, bisogna toglierli. Se si vuole ottenere una fioritura abbondante, far riposare bene la pianta durante l'inverno: diminuzione delle annaffiature e temperatura di 10°C al massimo.

Esposizione: la strelizia ama molto il sole, tranne quando la calura è eccessiva. In questo caso bisogna ripararla con una tenda perché i fiori non 'brucino"

Temperatura: in appartamento è una pianta che ha bisogno di calore e comunque in inverno la temperatura non deve scendere sotto gli 8°C. Per questa ragione al di fuori delle regioni mediterranee viere coltivata esclusivamente in serra, in appartamento, veranda o giardino d'inverno.

Innaffiature: abbondanti durante la stagione calda, da diminuire nei mesi freddi, quando la pianta  è in stato di riposo vegetativo.

Riproduzione: Il metodo più semplice e più utilizzato è la divisione dei germogli laterali, da effettuare
durante la rinvasatura, ovviamente i germogli devono avere una loro porzione di radici e vanno invasati subito in contenitori con lo stesso substrato utilizzato per la rinvasatura. Un altro metodo è la semina, che si effettua in marzo-aprile mantenendo una temperatura di 18-20°C. Quando le piantine sono cresciute abbastanza da poter essere maneggiate, vanno trapiantate singolarmente in vasi di 8-10 cm e poi in contenitori sempre più grandi. Le piante arrivano alla fioritura dopo 2 o 3 anni dalla semina.

Terreno: è necessario uno spesso stato di terriccio composto con marna, terra di lettiera e sabbia per assicurare un buon drenaggio. Il vaso deve essere di grandi dimensioni, dal momento che la strelizia ha radici grosse che possono far "scoppiare il vaso. 

Malattie e parassiti: Le strelitzie sono soggette, se annaffiate con eccessiva abbondanza, a marciumi dovuti soprattutto a funghi del genere Fusarium. Gli esemplari in vaso sono invece soggetti alle cocciniglie, che si eliminano con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol: la pianta va poi trattata con un insetticida specifico.

Quali piante acquistare: Al contrario dei fiori recisi, le piante di strelizia non sono molto diffuse: si possono trovare solamente nei garden centre molto forniti. In questo caso scegliere piante ben cespugliate, con fiori ancora chiusi e senza maculature sulle foglie.

 

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