Piante fiori con la lettera A : Aechmea blu, Aeonium, Aeschynanthu, Aphelandra, Agapanthus.
Aechmea blu della famiglia delle Bromeliacee originaria del Brasile
Aechmea blu o aechmea caelestis della famiglia delle Bromeliacee originaria del Brasile. Il genere comprende 130 specie originarie dell'America tropicale. Queste piante epifite si sviluppano nelle foreste, nelle cavità delle cortecce in decomposizione, nell'humus accumulato nei punti d'inserzione dei rami e negli anfratti delle rocce.
Presentano foglie spesse, rigide, spinose, riunite alla base in rosette di 30-50 cm di diametro, che formano una cavità centrale, destinata, nell'ambiente naturale, a trattenere l'acqua piovana e la rugiada. Al centro della rosetta si erge, in estate o in inverno, un'infiorescenza con grandi brattee colorate che avvolgono piccoli fiori della stessa tonalità raggruppati in spighe: sono rosa nella specie più coltivata, Achmea fasciata, rosso scuro in A. fulgens, A. caelestis, bella pianta di 30-50 cm di altezza, presenta infiorescenze azzurre.
Le foglie sottili ed allungate, dal rovescio scaglioso, sono di un bel verde scuro. Fiorisce d'inverno. La fioritura perdura per oltre un mese. In seguito, la pianta si dissecca progressivamente. Muore quando le nuove piccole piante compaiono alla base.
Coltivazione: pianta dal sistema radicale poco sviluppato, da coltivare in un composto acido, leggero ed areato: 1/4 di torba fibrosa, 1/4 di terriccio di foglie, 1/4 di terra da giardino e 1/4 di sabbia addizionata di carbone di legna e di corteccia di pino pestata.
Innffiature:
moderate , con acqua dolce, in ragione di 1 volta alla settimana
all'inizio della formazione dello scapo fiorale. In linea generale,
bisogna attendere che la terra del vaso secca prima di rinnovare
l'apporto di acqua. Quando la temperatura è superiore a 20°C in estate,
versare 2,5 cm di acqua tiepida nel centro della rosetta. L'eccesso di
innaffiature provoca l'imputridimento della base delle foglie o dello
scapo fiorale.
Temperatura: 18-22°C. In inverno, superiore a 15°C (se la temperatura scende dotto gli 0°C l'achmea gela). In estate, deve essere inferiore a 27°C (16-20°C di notte). Tutti i mesi da maggio ad agosto, fornire fertilizzante fogliare.
Illuminazione: attenuata, evitando che la pianta riceva i raggi diretti del sole in estate. Teme le correnti d'aria fredda.
Riproduzione: prelevare i getti della pianta. Piantarli in un misto di torba, terriccio di foglie e corteccia di pino pestata. Per semina: la spiga fiorale di questa bromeliacea si feconda molto facilmente (insetti). Produce numerosi frutti, anch'essi di colore blu. Seminare su un strato di muschio umido.
Aeonium della famiglia delle Crassulaceae, origine: Africa settentrionale
Nome scientifico: Aeonium, della famiglia delle Crassulaceae, origine: Africa settentrionale. Il genere Aeonium comprende una quarantina di specie succulente, perenni, abbastanza delicate. Aeonium arboreum ha un grosso fusto ramificato con rosette, alto 70-110 cm, terminante con una più ampia rosetta di foglie spatolate verdi alla sommità, a peluria bianca sui margini, e racemi ben sviluppati di fiori giallo-dorati che sbocciano in primavera. La varietà Atropurpureum si distingue per il particolare colore delle rosette, rosso-bronzo, a volte purpureo.
Coltivazione:
Gli Aeonium si coltivano in vaso e si utilizzano come piante da
appartamento o anche da esterno nei climi miti. Nelle regioni con clima
freddo è possibile coltivarle all'aperto in primavera-estate, per poi
ripararle quando la temperatura scende. Usare un terriccio composto da
1/3 di torba, 1/3 di terra fertile e 1/3 di sabbia. In estate, ogni
15-30 giorni, effettuare delle concimazioni liquide con un fertilizzante
complesso nella dose di 10-20 cc per decalitro di acqua.
Esposizione
Durante la stagione estiva all'aperto è richiesta la mezz'ombra e in
appartamento l'ombreggiamento. D'inverno occorre un'ottima luminosità,
anche per favorire la colorazione delle rosette.
Temperatura
Una minima di almeno 5°C d'inverno mette gli Aeonium al riparo dai danni da freddo; tuttavia, se l'umidità è bassa, le piante possono resistere anche a temperature inferiori.
Annaffiatura
Le annaffiature devono essere frequenti, ma moderate, in estate e
durante la crescita, diradate durante il riposo invernale. Anche nel
periodo estivo sono da evitare i ristagni d'acqua, più pericolosi
comunque nella stagione fredda; possono infatti provocare marciumi e
portare le piante alla morte.
Rinvasatura
Si effettua in primavera utilizzando contenitori di dimensioni via via maggiori. Usare lo stesso terriccio di coltivazione.
Toelettatura
E' necessario eliminare le parti danneggiate e le infiorescenze sfiorite.
Moltiplicazione
La moltiplicazione si effettua con talee di fusto o di foglia in
primavera-estate, ma si può ricorrere anche alla semina, in primavera ,
posando i semi alla superficie del substrato, senza interrarli. Il
terriccio deve essere piuttosto sciolto o comunque drenante,
possibilmente concimato con stallatico maturo nella dose di 50-100 g per
decalitro di terra.
Consigli per l'acquisto
Gli Aeonium sono reperibili presso garden centre o florovivaisti
ben forniti. Controllare che non vi siano segni di marciume alla base e
che le piante non siano eccessivamente allungate, con un colore verde
troppo chiaro.
Aeschynanthus della famiglia delle Gesneriaceae, origine Asia, Madagascar
Nome scientifico Aeschynanthus, della famiglia delle Gesneriaceae, origine Asia, Madagascar. Il genere Aeschynanthus è composto di 170 specie suffruticose, rampicanti, sempreverdi. Tra queste, alcune sono apprezzate come piante da fiore e altre come piante verdi da appartamento. Le foglie sono per lo più ovate, con apice appuntito, carnose e coriacee, e i fiori, a calice tubuloso nelle specie più note, a volte risultano molto appariscenti.
Coltivazione
Gli Aeschynanthus sono piante da appartamento e, normalmente , si
coltivano in cesti da appendere o in ciotole da disporre in posizione
sopraelevata su mensole, per far ricadere i rami. E' possibile anche
coltivarli su corteccia di sughero o in cestelli, come si usa per le
orchidee. In primavera, aggiungere del fertilizzante liquido all'acqua
d'irrigazione ogni 15-20 giorni, alla dose di 10 g per decalitro di
acqua.
Esposizione.
In autunno e in inverno è necessaria una buona luminosità, ma
soprattutto in estate bisogna evitare la diretta irradiazione solare.
Temperatura
Per ottenere un buon sviluppo della piante si deve mantenere una
temperatura di 15-16°C. D'inverno le piante sopportano anche temperature
fino a 7°C purchè l'umidità venga mantenuta bassa.
Annaffiatura
Effettuare annaffiature frequenti in primavera e in estate. Sono utili
anche le spruzzature per mantenere umida l'atmosfera. Nel caso di
temperatura elevata, è necessario bagnare regolarmente anche in autunno e
in inverno.
Rinvasatura
Non è necessario effettuarla ogni anno: vi si può provvedere a
intervalli di circa 3 anni, in primavera, fino a utilizzare vasi
definitivi di 18-25 cm di diametro, riempiti con un substrato molto
filtrante ricco di concime naturale, per esempio torba fibrosa corretta
con sfagno triturato.
Toelettatura
Oltre a eliminare le parti danneggiate, quando ve ne sia la necessità,
si può togliere la polvere dalle foglie con un panno umido.
Moltiplicazione
La moltiplicazione si fa con talee raccolte in primavera, da inserire in
un substrato misto, composto di torba e sabbia (o agriperlite) in parti
uguali, mantenendole alla temperatura di 18-20°C.
Malattie e parassiti
Gli Aeschynanthus possono essere infestati dagli afidi verdi, che
si combattono con prodotti aficidi, e dalle cocciniglie farinose, che
si eliminano con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool, trattando
poi la pianta con prodotti anticoccidici. Sia gli afidi sia le
cocciniglie, oltre a provocare danni diretti, possono ospitare sulla
loro melata le fumaggini.
Consigli per l'acquisto
Si possono acquistare piante all'inizio della fioritura presso i garden
centre e i migliori fioristi. Verificare che non presentino sintomi di
infestazione da parassiti.
Aphelandra della Famiglia delle Acanthaceae - Origine: America
Nome scientifico: Aphelandra della Famiglia delle Acanthaceae - Origine: America, una pianta dalle grandi foglie striate.
Il genere Aphelandra comprende circa 200 specie di piante sempreverdi, di cui la più diffusa è l'Aphelandira squarrosa; è una pianta di 30-60 cm d'altezza, a foglie ovali lanceolate lunghe fino a 20-30 cm, di color verde scuro con striature color avorio lungo le nervature.
I fiori, tubulosi, sono gialli, riuniti in
spighe lunghe una decina di centimetri. Le infiorescenze hanno brattee
gialle, dalle quali fuoriescono i fiori.
La varietà Louisae ha foglie più strette e striature avorio lungo le nervature. Tra le altre specie: A. aurantiaca, con fiori arancioni e foglie ovate ellittiche a margini ondulati e venature bianco-grigie, che nella varietà Roezlii hanno riflessi argentei e fiori arancio scarlatto con brattee verdi; A. tetragona,
una pianta che può superare il metro d'altezza. E una specie arbustiva
con foglie verdi ovato-ellittiche, larghe fino a 5 cm e lunghe il
doppio, con fiori tubulari scarlatti riuniti in numerose spighe; le
brattee
sono verdi.
L'afelandra si coltiva in appartamento, evitando le correnti d'aria. Utilizzare un substrato torboso e un concime ternario che contenga anche i microelementi, integrando poi con un fertilizzante liquido nella quantità di 30 g per decalitro d'acqua una volta alla settimana nel periodo estivo, ma riducendo
la frequenza (quindicinale) nelle altre stagioni.
ESPOSIZIONE
L'afelandra vuole luce diffusa con ombreggiamento estivo.
TEMPERATURA
La temperatura minima richiesta dall'afelandra è di 15°C, quella ottimale è di 20-21°C.
ANNAFFIATURA
Abbastanza frequente anche in autunno e in inverno.
RINVASATURA
Rinvasare ogni anno in marzo utilizzando vasi fino a 15 cm di diametro con il substrato e la concimazione indicati per la coltivazione.
TOELETTATURA
Tagliare le infiorescenze appassite e utilizzare un lucidante fogliare ognid ue mesi
PROPAGAZIONE
L'afelandra si propaga per mezzo di talee apicali o di nodo con almeno 4 o 5
foglie e lasciandone un paio sul fusto per stimolare l'emissione di nuovi germogli. Come substrato si usa torba (75%) con sabbia o agriperlite (25%), mantenendo la temperatura a 22-24°C con un'umidità
elevata.
Malattie e parassiti
Sono particolarmente temibili le cocciniglie e gli afidi. I nematodi galligeni possono danneggiare
l'apparato radicale e gli acari tarsonemidi le foglie. Per combattere tutti questi parassiti utilizzare i prodotti appositi.
Quando si acqusta un Afelandra occorre osservare che le foglie non presentino chiazze scure. La pianta deve avere fogliame fitto con variegature ben evidenti.
Agapanthus della famiglia delle Liliaceae origine Africa meridionale
Il genere Agapanthus è costituito da una decina di specie di piante erbacee sempreverdi, perenni.
Sono piante tuberose, coltivate all'aperto nelle zone a clima mite,
anche se si utilizzano generalmente gli ibridi, più resistenti al
freddo. Le piante sono cespitose, con foglie nastriformi e ombrelle di
fiori bianchi o azzurri in varie tonalità e intensità secondo le specie e
gli ibridi.
Agapanthus camponulous è alta fino a 80 cm, i fiori sono azzurro chiaro e nelle varietà anche color lavanda e bianco.
Agapanthus orientalis è alta fino a 70-80 cm; oltre all'azzurro produce nelle varietà fiori blu e bianchi in grandi ombrelle.
Agapanthus proecox (A. umbellatus), alto fino a 80 cm, ha fiori bianchi o azzurri di varie tonalità e intensità. Gli ibridi si distinguono per la loro resistenza alle basse temperature, ma temono le gelate.
Coltivazione
Nelle zone a clima mite si coltiva direttamente all'aperto, in terreno
fertile con un buon drenaggio, con l'avvertenza di proteggere in inverno
le piante con uno strato consistente di foglie o paglia. Se si temono
gelate è meglio coltivare gli Agapanthus in vaso per poterli portare
d'inverno in un ambiente protetto. Il terreno per contenitore deve
essere fertile, sterilizzato e vi si devono aggiungere torba e sabbia;
si concima con 30-40 g di fertilizzante per decalitro d'acqua.
Esposizione
Gli Agapanthus vogliono il pieno sole.
Temperatura
La temperatura ottimale di coltivazione è di 15-16°C. Gli ibridi, benchè resistenti, temono i forti abbassamenti di temperatura.
Annaffiatura
L'annaffiatura vera e propria si fa regolarmente solo nel periodo dello
sviluppo e della fioritura in primavera e in estate. Le piante hanno poi
un lungo periodo di riposo, durante il quale il substrato si lascia
appena inumidito.
Rinvasatura
Si effettua ogni 2-3 anni e, in quell'occasione, si può procedere anche
alla divisione. I vasi si riempiono con il substrato indicato in
coltivazione.
Propagazione
La semina viene fatta raramente, in primavera e con temperature
intorno ai 12-14°C, utilizzando un terriccio torboso misto a sabbia
(1/3). Si trapiantano le piantine appena sono maneggiabili utilizzando
il substrato per la coltivazione. Più frequente è la divisione dei cespi,
che risulta facile e permette di avere fioriture nella stessa annata
senza attendere il lungo periodo (2-3 anni) necessario con la
moltiplicazione per seme. Si effettua in marzo-aprile, dividendo le
piante adulte.
Malattie e parassiti
Gli Agapanthus possono essere soggetti a marciuumi dei tuberi
causati da diversi funghi. Per prevenire il problema occorre utilizzare
un terrizzio leggero e ben drenato e curare le annaffiature che non
devono essere eccessive. La clorosi (ingiallimenti delle foglie) è
causata da carenza di ferro, e si previene con l'utilizzio di chelati di
ferro. Gli afidi e le larve di insetti si controllano con gli appositi
prodotti.
Quando si acquista un Agapanthus
Evitare di acquistare piante non integre o con la presenza di muffe
azzurre sulle foglie, che sono indice di cattiva conservazione
nell'ambiente di vendita.
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