E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Piante e fiori con la lettera A/3: Aconito, Adenium, Adenium Obesum, Adiantum, Adonide

Piante e fiori con la lettera A: Aconito, Adenium, Adenium Obesum, Adiantum, Adonide

Aconito

Nome scientifico: Aconitum della famiglia delle Ranuncolaceae origine Europa e Asia. Genere di 300 specie di piante erbacee, perenni. Sono caratterizzate da infiorescenze a racemi, molto decorative, formate da fiori a forma di elmo. Le radici sono dei tuberi. L'Aconito, è una pianta molto velenosa in ogni sua parte e quindi va tenuta lontano dalla portata dei bambini. La fioritura è estiva.

Specie:
Aconitum napellus
è la specie più importante. E' alta 1 m e ha foglie verde scuro, divise in segmenti fini, e fiori blu raccolti in racemi, che sbocciano in luglio-agosto; le varietà presentano fiori anche bianchi, azzurro chiaro e rosa. 

Aconitum carmichaeli è alta 80-90 cm, ha le foglie di un colore verde brillante, profondamente incise; ha fiori blu-porpora intenso, riuniti in racemi, che compaiono nella tarda estate. 

Aconitum wilsonii, alta fino a 2 m, ha foglie trilobate e fiori blu-ametista.

La coltivazione.
L'Aconito si coltiva in esterno, in giardino, soprattutto per bordure e aiuole. Si pianta in autunno, a partire da ottobre o all'inizio della primavera. Il terreno più indicato è quello umido, ma senza ristagni, in una zona fresca. Si concima moderatamente con fertilizzanti ternari. La distanza tra le piante varia da 30 a 50 cm, secondo lo sviluppo delle cultivar e delle specie. Dopo la fioritura si tagliano i fusti rasoterra per facilitare lo sviluppo di quelli nuovi.
Preferisce posizioni semiombreggiate, ma sopporta anche il pieno sole. Questa pianta è resistente sia alle alte sia alle basse temperature; è però da sconsigliare nelle zone soggette a venti estivi caldi.
L'annaffiatura deve essere regolare, è necessario mantenere il terreno fresco, specialmente d'estate e fino alla fine della fioritura.

La moltiplicazione
Il metodo più semplice è la divisione dei cespi, da effettuare in primavera o anche in autunno, ripiantando subito le parti ottenute. La semina, che presenta l'inconveniente di una germinazione lenta, si fa in primavera, invasando le piantine appena sono maneggiabili, per avere piante da mettere a dimora in autunno. Per entrambi i metodi di propagazione utilizzare un terriccio leggero, ben drenato e concimato con fertilizzante ternario nella dose di 10 g per decalitro di terra.

Malattie e parassiti
L'Aconito viene colpito di frequente da funghi che causano il marciume delle radici e degli steli: per prevenirli  e curarli utilizzare un terreno sano, curare le annaffiature e trattare con fungicidi (tuttavia il Verticillium, un fungo che causa l'appassimento della pianta, è purtroppo difficilmente curabile). L'Aconito può essere attaccato anche dalla ruggine, che provoca il deperimento della pianta: si cura con gli appositi fungicidi. Per quanto riguarda i parassiti animali, sono frequenti gli attacchi di acari che provocano anch'essi appassimenti e deperimenti. Si controllano elevando la frequenza delle irrigazioni nei periodi di siccità e trattando con acaricidi.

Attenzione: L'Aconito è una delle piante medicinali più velenose: la sua radice tuberosa contiene infatti alcaloidi tossici (aconitina) in concentrazione elevata; i fusti e le foglie ne contengono in percentuale minore. 

L'aconitina è il veleno più potente che si conosca nella flora europea. L'impiego di questa pianta è pertanto strettamente riservatao al medico, anche perchè la tolleranza ai preparati farmaceutici a base di aconito varia da una persona all'altra. E' dunque opportuno prendere tutte le precauzioni possibili. L'avvelenamento da aconito provoca la morte per paralisi cardiaca o respiratoria. La tossicità di questa pianta è conosciuta da tempi immemorabili; secondo la mitologia greca la pianta sarebbe stata portata sulla terra da Cerbero, il guardiano degli inferi.

 



Adenium

Adenium obesum

Nome scientifico Adenium, della famiglia delle Apocynaceae, origine Africa tropicale e meridionale. Al genere Adenium appartiene una sola specie, Adenium obesum, anche se molti botanici considerano alcune sue sottospecie come specie a sé stanti. Si tratta di una pianta succulenta con un fusto (detto caudex) rigonfio, spesso parzialmente o totalmente sotterraneo, che si assottiglia verso la sommità, ramificandosi. In natura raggiunge l'altezza di 3 m, mentre in vaso è di circa 50-60 cm. Le foglie sono semplici, lanceolate, obovate, coriacee, verde lucido. I fiori, che ricordano quegli degli oleandri, sono molto vistosi e riuniti in piccoli corimbi terminali; hanno corolla tubolare, rossa  rosa, talvolta con la parte centrale bianca. Più rari sono i fiori completamente bianchi; possono sbocciare anche tutto l'anno, tranne che nel periodo di riposo invernale.


La coltivazione
Gli Adenium si coltivano in appartamento come piante fiorite e spesso sono utilizzate come bonsai. Possono essere portate all'aperto in primavera-estate per poi essere ritirate in autunno. Il substrato ottimale è costituito da 2/3 di terra fertile e 1/3 di torba, concimato con 15 g per decalitro di terra di fertilizzante ternario. Nel caso di piante per bonsai utilizzare 2 parti di terriccio da bonsai, 2 parti di torba e 1 parte di sabbia concimati con 10 g di concime ternario per decalitro di terra; una volta al mese (tranne nel periodo di riposo), aggiungere all'acqua di irrigazione un fertilizzante liquido per bonsai nella dose di 10 cc per decalitro. Per mantenere la chioma regolare è possibile effettuare una leggera potatura a fine inverno, facendo molta attenzione perchè la pianta emette un lattice velenoso: lavare accuratamente le mani dopo l'operazione e tenere lontani bambini.

Esposizione, temperatura, annaffiatura, rinvasatura, pulizia della pianta.
Si tratta di piante che hanno bisogno di molta luce; all'aperto possono essere collocate in pieno sole o in ombra parziale. La temperatura non deve mai scender sotto i 10-12°C. La temperatura ottimale è di  20-22°C. D'inverno, per un breve periodo, è consigliabile mantenere la pianta a una temperatura di 12-14°C perchè possa raggiungere il necessario periodo di riposo vegetativo. Non ha comunque problemi per le alte temperature se l'umidità e la ventilazione sono adeguate. Pere quanto riguarda le annaffiature, è molto impegnativo eseguirle correttamente: d'inverno devono essere limitate, soprattutto nel periodo di riposo, senza tuttavia lasciare asciugare il terreno; d'estate vanno aumentate, mantenendole estremamente regolari. Controllare spesso l'umidità del substrato toccandolo con le mani. Questa pianta si rinvasa ogni 2 anni in primavera, utilizzando lo stesso substrato indicato in coltivazione. Quando i fiori appassiscono vanno eliminati così come le foglie danneggiate.

Moltiplicazione
La propagazione per semina è molto difficile ma è l'unico metodo da utilizzare se si desidera ottenere il caratteristico caudex rigonfio. Solitamente però si utilizza la talea, da prelevare a giugno-luglio e da far asciugare per 3-4 giorni prima di piantarla in un substrato a base di torba e sabbia in parti uguali; la radicazione può essere accelerata utilizzando ormoni radicanti. le piantine, invasate singolarmente, possono fiorire già dal primo anno.

Malattie e parassiti

Sono da temere particolarmente gli eccessi e la carenza di acqua, che provocano la caduta delle foglie, e le basse temperature, che danneggiano la pianta: si può prevenire tali danni curando attentamente le annaffiature e facendo attenzione alla temperatura dell'ambiente. Talvolta compaiono le cocciniglie sulla pagina inferiore delle foglie e sui rami: provocano sia danni diretti (sottrazione di sostanze nutritive) sia indiretti (sulla loro melata si insediano le fumaggini): si trattano con anticoccidici.

Consigli per l'acquisto
Le piante di Adenium si possono acquistare presso i vivaisti più forniti. con maggiore facilità si trovano, però, le piante coltivate come bonsai presso i centri specializzati. Scegliere piante ben formate, con un bel fogliame lucido e qualche bocciolo già aperto. Controllare che non siano infestate dalle cocciniglie.

 

Rosa del deserto (Adenium obesum)

wikipedia

Adenium obesum  Famiglia: Apocynacee  Origini: Aden- Africa tropicale e meridionale. Il genere porta il nome del luogo in cui cresce questa specie.

Al genere Adenium appartiene una sola specie, Adenium obesum.  Si tratta di una pianta succulenta con un fusto (detto caudex) rigonfio, spesso parzialmente o totalmente sotterraneo, che si assottiglia verso la sommità, ramificandosi.

Si tratta di un arbusto con fogliame persistente di 1- 1,50 m di altezza, notevole per il fusto carnoso, globuloso, che si ramifica con biforcazioni successive in rametti più piccoli.
Le foglie sono raggruppate alla sommità dei rami. Lunghe circa 10 cm, sono oblunghe, più ristrette alla base, e terminano con una punta corta e dura.
I  fiori, sorretti da scapi brevi, sono raggruppati in corimbi terminali e sono di colore rosa carminio, pubescenti e ricordano quelli degli oleandri,  sbocciano in giugno. 


Coltivazione: questa pianta succulenta delle regioni aride e tropicali deve essere coltivata in terreno
asciutto, leggero e molto permeabile, costituito ad esempio da 1/4 di terra franca, l /4 di terriccio di foglie, 1 /4 di terriccio da lettorino e 1/4 di sabbia.
Necessita di pochissima acqua durante il periodo di riposo. 

Gli Adenium si coltivano anche in  appartamento come piante fiorite e spesso sono utilizzate come bonsai. Possono essere portate all'aperto in primavera-estate per poi essere ritirate in autunno.

Il substrato ottimale è costituito da 2/3 di terra fertile e1 /3 di torba, concimato con 15 g per decalitro di terra di fertilizzante ternario. Nel caso di piante per bonsai utilizzare 2 parti di terriccio da bonsai, 2 parti di torba e 1 parte di sabbia concimati con 10 g di concime ternario per decalitro di terra; una volta al mese (tranne nel periodo di riposo), aggiungere all'acqua di irrigazione un fertilizzante liquido per bonsai nella dose di 10 cc per decalitro. 

Per mantenere la chioma regolare è possibile effettuare una leggera potatura a fine inverno, facendo molta attenzione perché la pianta emette un lattice velenoso: lavare accuratamente le mani dopo l'operazione e tenere lontani i bambini. 

Esposizione:

Gli Adenium sono piante che hanno bisogno di molta luce; all'aperto possono essere collocate in pieno sole o in ombra parziale. 

Annaffiatura:  

È piuttosto impegnativo eseguire correttamente le annaffiature di un Adenium, infatti  d'inverno devono essere limitate, soprattutto nel periodo di riposo, senza tuttavia lasciare asciugare il terreno; mentre d'estate vanno aumentate, mantenendole estremamente regolari. Bisogna controllare spesso l'umidità del substrato toccandolo con le mani. 

Riproduzione:

la riproduzione avviene per talea dei rami, prelevandoli a metà agosto. Le talee
radicano facilmente se piantate in sabbia, sotto campana, su letto caldo. Lasciar asciugare sempre la ferita del taglio affinché si cicatrizzi prima di piantare. Innaffiare il meno possibile dopo il rinvaso per evitare l'imputridimento. 

wikipedia

 Malattie e parassiti

Sono da temere particolarmente gli eccessi e la carenza d'acqua, che provocano la caduta delle foglie, e le basse temperature, che danneggiano la pianta: si può preve­nire tali danni curando attentamente le annaffiature e facendo attenzione alla tem­peratura dell'ambiente. Talvolta compaiono le cocciniglie sulla pagina inferiore del­le foglie e sui rami: provocano sia danni diretti (sottrazione di sostanze nutritive) sia indiretti (sulla loro melata si insediano le fumaggini): si trattano con anticoccidici. 

Guida all'acquisto dell'Adenium obesum

Le piante di Adenium si possono acquistare presso i garden centre e i vivaisti più forniti. Scegliere piante ben formate, con un bel fogliame lucido e qualche bocciolo già aperto. Controllare che non siano
infestate dalle cocciniglie. 


Adiantum




Nome scientifico: Adiantum della famiglia delle Adiantaceae, origine: zone tropicali e temperate. Il genere Adiantum comprende 200 specie di felci rizomatose, resistenti e delicate, caratterizzate da fronde pennate, in alcune specie disposte a triangolo.


Coltivazione:
Gli Adiantum si coltivano sia in interno sia in esterno. In interno preferibilmente in vasi di vetro o plastica che non disperdono l'umidità; in esterno sia in vaso sia in piena terra, tenendo presente che le specie delicate sopravvivono d'inverno solo nelle zone a clima mite e, se in vaso, si possono trasferire in un luogo riparato. Per la coltivazione in vaso è sufficiente una piccola quantità di substrato, composto da terra mescolata a sabbia. In piena terra è utile mescolare al terreno torba e terriccio di foglie. In entrambi i casi unire un concime organico a cessione molto lenta nella dose di 50-100 g per decalitro di terra. Ogni 30-40 giorni, in primavera, aggiungere all'acqua d'irrigazione un concime ternario nella dose di 50 g per decalitro, evitando di bagnare le fronde con il concime.

Esposizione:
Tutte le specie richiedono la mezz'ombra. All'aperto collocare le piante in luoghi che si mantengano freschi e umidi anche in estate.

Temperatura:
Per le specie resistenti non c'è alcun problema di temperatura, mentre quelle delicate non  sopravvivono a una temperatura inferiore ai 15 °C. In appartamento l'ottimale è di 24-26°C.

Annaffiatura:
Le annaffiature devono essere frequenti. In appartamento è consigliabile riservare agli Adiantum un angolo in cui venga mantenuta un'umidità elevata ( con frequenti spruzzature sulla pianta e nell'aria circostante).

Rinvasatura:
La si effettua in primavera, in un vaso ogni volta di dimensione leggermente più grande, utilizzando il substrato  indicato in coltivazione.

Moltiplicazione:
Si ricorre alla divisione dei rizomi in primavera. Le parti ottenute vanno piantate in una composta formata da parti uguali di terriccio da giardino, terriccio di foglie o torba e sabbia grossolana.

Malattie e parassiti:
Sono da temere nematodi e cocciniglie per la parte radicale della pianta; afidi, tripidi e larve minatrici per le fronde. Si combattono con prodotti specifici.

Consigli per l'acquisto:
Le piante di Adiantum si trovano con facilità presso fioristi e garden centre. Osservare che le fronde siano ben sviluppate e che non presentino seccumi o ingiallimenti.


Adonide


Nome scientifico Adonis, della famiglia delle Ranuncolaceae, origine Europa, Asia orientale e Siberia. Il genere Adonis comprende una ventina di specie di piante erbacee, annuali o perenni. Hanno foglie estremamente divise, con fiori quasi sempre gialli, talvolta anche rossi che fioriscono in primavera-estate. Si coltivano solitamente alcune perenni, molto resistenti al freddo e spesso anche alla siccità.


La coltivazione
Gli Adonis si coltivano all'aperto per il giardino roccioso e alpino e in bordura. Il terreno deve essere sciolto, concimato con 30-35 g/mq di  fertilizzante ternario. Le piante si mettono a dimora in estate o in autunno. La distanza d'impianto tra le piante deve essere di 30 cm.

Esposizione
Sebbene sia preferibile una posizione soleggiata, le piante di Adonis sopportano bene anche la mezz'ombra.

Temperatura
Sono resistenti sia alle alte sia alle basse temperature; tollerano bene le gelate invernali: infatti, anche se le piante seccano, emettono nuovi getti dalla base.

Annaffiatura 
Le piante di Adonis resistono ottimamente anche in terreni relativamente aridi. Tuttavia quando il clima è particolarmente caldo e asciutto, è consigliabile annaffiare, soprattutto se le piante sono nel pieno del loro sviluppo.

Pulizia della pianta
E' sufficiente eliminare le parti secche quando si dividono i cespi all'inizio della primavera o in autunno.

Moltiplicazione
E' abbastanza facile ottenere altre piante effettuando la divisione dei cespi, all'inizio della primavera o in autunno, e ripiantandone subito le parti ottenute a dimora. Nel caso della semina, per evitare di avere una scarsa fioritura il primo anno è consigliabile seminare in contenitore anzichè direttamente a dimora, trapiantando poi le piantine in cassetta fino a quando non raggiungono uno sviluppo adeguato per la messa a dimora. Il substrato per la semina deve essere concimato come quello indicato nella coltivazione

Malattie e parassiti
Diversi funghi possono causare marciumi radicali se il terreno è troppo compatto e se l'acqua ristagna. Sospendere momentaneamente le annaffiature e prevenire predisponendo un terreno più adatto alle esigenze delle piante.

Consigli per l'acquisto
Le piantine di Adonis si trovano facilmente presso i vivaisti e i garden centre. E' consigliabile acquistarle già pronte in primavera, anzichè ottenerle dal seme, poichè la germinazione è molto lenta. Controllare che le piantine abbiano un apparato radicale sano.


Proprietà dell'Adonide: l'Adonide agisce sul cuore, diminuendo la frequenza dei battiti, ma rendendoli più robusti, ed aumentando la pressione arteriosa. Tutta la pianta contiene glucosidi amorfi e cristallini, analoghi a quelli presenti nella digitale e con proprietà cardiotoniche simili, tuttavia i principi attivi conenuti nell'adonide non danno fenomeni di accumulo. Nella cura dei cardiopatici è possibile sostituire temporaneamente la digitale con l'adonide per evitare accumulo. L'adonide possiede inoltre notevoli proprietà diuretiche. 

Attenzione: non si deve mai usare l'adonide a livello casalingo, partendo dalla pianta raccolta in montagna. Solo il medico può prescrivere prodotti appositamente preparati e nell'opportuno dosaggio. 

 

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