Il Garofano (caryophyllus, o dianthus) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle cariofillacee, o diantacee, originaria delle regioni mediterranee e dell'Italia. La pianta può raggiungere l'altezza di 50-60 cm. solo in casi eccezionali di un metro. E' cespuglioso, ha foglie abbinate ed opposte, a forma di lingue lunghe e sottili, di colore grigio-verde, rami ascellari ad ogni nodo e portamento prostrato.
Il significato simbolico del garofano è sempre quello dell'amore nelle sue varie espressioni e gradazioni. Alla fidanzata, nel giorno del fidanzamento, si offrono garofani bianchi, così nei giorni dei matrimoni o dei battesimi.
Il Garofano si coltiva in vaso e in piena terra per l'ornamento dei terrazzi, dei balconi, delle finestre e per fiori recisi. Fiorisce tutto l'anno ma specialmente in giugno e luglio. I fiori sono delle specie più varie: molto profumati quelli delle varietà rustiche, inodori quelle degli ibridi. I colori vanno dal bianco a tutte le sfumature del giallo, rosa, rosso e screziati. Per ottenere fiori enormi, si coltivano piante annuali privandole di tutti i rametti e boccioli laterali, lasciando solo quello temrinale e concimandolo molto.
Vuole una esposizione in pieno sole, molta luce, terreno o vaso ben drenato, serra fredda o tiepida durante l'inverno e terra calcarea molto sostanziosa. Un buon miscuglio è questo: 3 parti di terra argillosa, 2 parti di sabbia di fiume, 1 parte di letame pecorino.
Durante la fioritura deve essere concimato con concimazioni liquide una volta alla settimana. Si moltiplica per semina e per talea da marzo a ottobre e per talee ogni mese dell'anno, da sapere però che le talee che si fanno da ottobre a marzo, vanno fatte in serra calda e areata.
Il Garofano è facilmente soggetto al mal bianco, che si manifesta con macchie biancastre sulle foglie e sugli steli, consistenti in funghi del tipo "oidii", che si inseriscono dentro il tessuto della pianta fino a farla morire. La migliore medicina è la spolverazione con zolfo data in mattinata, quando sulla pianta c'è ancora la rugiada.
Altra malattia comune è la ruggine, consistente in pustole polverose di color ruggine o nerastre, che appaiono sui rami e sulle foglie. Si può vincere con l'irrorazione della poltiglia bordolose, composta di solfato di rame all'1% (10 g ogni litro di acqua) con l'aggiunta di un litro di calce spenta. Si combatte anche con irrorazioni di soluzioni acquose di "zineb" quando c'è caldo umido, seguendo le istruzioni allegate.
Altro nemico del Garofano è il fileno spumario (o sputacchina), una larva quasi sempre ricoperta di un grumo di schiuma bianca che diffonde la virosi nelle piante. Si distrugge con irrorazioni acquose di cloruri organici, come il "lindano" al 2% (2 gr ogni litro di acqua).