Nome scientifico Laurus nobilis, della famiglia delle Lauraceae, origine: bacino del Mediterraneo, Canarie e Azzorre.
Al genere Laurus appartengono 2 specie di arbusti resistenti, sempreverdi, caratterizzati da foglie lanceolate, coriacee, di color verde scuro, aromatiche. Si tratta di piante dioiche, in cui cioè, i fiori maschili e femminili compaiono su piante diverse; i fiori giallo-verdastri poco appariscenti, sono riuniti in grappoli (sulle piante femminili sono seguiti da bacche nerastre). Il Lauro, o alloro, nell'antichità classica era l'albero sacro ad Apollo ed era ritenuto simbolo di sapienza e di gloria. Con corone intrecciate con le sue foglie si cingeva la fronte di poeti e vincitori di gare sportive. Il L. nobilis è la specie più coltivata. Ha crescita piuttosto lenta e vive anche spontanea. E' un arbusto caratterizzato da foglie lucide, con margine ondulato, di consistenza cuoiosa, gradevolmente aromatiche grazie a ghiandole poste sulla pagina inferiore. I fiori sono molto piccoli e sbocciano in aprile.
Coltivazione
Nelle regioni a clima mite il lauro si coltiva in piena terra, mentre nelle regioni a clima più rigido viene acquistato in vasi piccoli e poi messo in contenitori di dimesioni tali che le piante non necessitino di rinvasature. Poichè sopporta molto bene le potature, viene spesso utilizzato per formare siepi e sculture verdi per le quali è necessario mantenere una forma costante, come coni e piramidi. Le piante si mettono a dimora in primavera. Non hanno esigenze specifiche riguardo al terreno, che deve avere solo un ottimo drenaggio. La forma naturale dell'alloro è molto bella e non necessiterebbe di interventi di potatura, se non per conferire alla chioma forme particolari o per dar forma alle siepi, nonchè alle piante coltivate in vaso. Si può intervenire in questi casi anche due volte l'anno, quando è necessario.
Il Laurus preferisce un'esposizione in pieno sole, in posizioni riparate, ma si adatta anche all'ombra parziale. E' particolarmente resistente alle basse temperature anche se può essere danneggiato da gelate molto intense e prolungate. L'annaffiatura non è praticamente necessaria se non per le piante coltivate in vaso, dove comunque si fa quasi asciugare il substrato tra un intervento e l'altro, e per le piante giovani, appena messe a dimora. Le piante adulte in piena terra sono invece particolarmente resistenti alla siccità.
Moltiplicazione
Il metodo più utilizzato è quello delle talee semilegnose (rametto dell'anno più una porzione del ramo portante) lunghe una decina di centimetri, da prelevare in estate (agosto-settembre) dai germogli laterali. Le talee vanno interrate in un substrato a base di torba e sabbi in parti uguali. Dopo la radicazione, nella primavera successiva, vanno invasate singolarmente e, dopo un paio di anni e alcune rinvasature in vasi di dimensioni man mano maggiori, si mettono a dimora definitiva. Si utilizza anche la propaggine, da effettuare in agosto sfruttando lunghi rami bassi, incisi sulla parte inferiore, che si possono separare dalla pianta madre, aradicazione avvenuta, già l'anno successivo.
Malattie e parassiti
Le cocciniglie si possono talvolta insediare sui fusti e sulla pagina inferiore delle foglie; provocano danni diretti alla pianta succhiando la linfa e ritardando la crescita, nonchè indiretti poichè sulla loro melata si insediano spesso fumaggini. Si combattono con anticoccidici.
Consigli per l'acquisto
Il Laurus si trova con facilità presso garden centre e vivaisti specializzati; il momento migliore per acquistarlo è in primavera, quando lo si può mettere direttamente a dimora. Scegliere piante di dimensioni mdio-piccole, accertandosi che siano perfettamente sane.
Come si usa l'Alloro
- Infuso - le foglie - 1 g in 100 ml di acqua, Una tazzina all'occorrenza.
- Infuso - una piccola manciata di foglie nell'acqua caldissima per un pediluvio
Uso esterno - i frutti - per reumatismi e contusioni -
- Tintura oleosa - 20 g in 100 ml di olio di semi o di oliva (a macero per 5 giorni). Frizionare con cotone imbevuto di tintura le parti dolenti.
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