E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Albero bottiglia (Nolina recurvata)

 

Albero bottiglia o Nolina recurvata, della famiglia delle Gigliacee origini Messico. Il genere comprende 25 specie; si tratta di piante perenni con fusti tuberosi, rigonfi alla base e spugnosi, coronati da un mazzo di foglie lineari, lunghe, strette, erette o ricadenti. 

I fiori, molto piccoli, sono raggruppati in pannocchie ramificate, simili a grandi pennacchi e sono portati da un gambo molto eretto; il colore è bianco crema. Nolina recurvata  è la specie più grande: nel suo paese d'origine raggiunge 8-9 m di altezza. Il suo nome specifico recurvata fa riferimento al portamento ricadente. 

Le foglie, di 2 cm di larghezza e di 1,2 m di lunghezza, molto coriacee, dai bordi dentati a sega, si spiegano in un pennacchio fitto e molto morbido alla sommità di un fusto, rigonfio, molto largo, dalla base di 30-40 cm di diametro, talvolta diviso in parecchie teste. 

Coltivazione: pianta da serra fredda, da veranda o d'appartamento. Rinvasarla ogni 2-3 anni in un contenitore appena più grande del precedente, pieno di un misto costituito per metà da terra da giardino e per metà da terra di brughiera. 

Temperatura: l'albero bottiglia si adatta a temperature variabili, da 0 a 20°C. Collocarlo da dicembre a marzo in un luogo illuminato in cui la temperatura rimanga sotto i 15°C. Resiste molto tempo in appartamento. 

Esposizione: in piena luce. Collocarlo accanto ad una finestra soleggiata. 

Innaffiature: innaffiature troppo abbondanti e troppo ravvicinate rischiano di far imputridire la pianta. Il grasso fusto rigonfio immagazzina l'acqua proprio come le piante grasse e le cactacee, e contiene una notevole quantità di riserve alimentari. Lasciare la pianta all'asciutto d'inverno, cessando le innaffiature da novembre a marzo. Vaporizzare il fogliame con acqua tiepida tutte le settimane. 

Fertilizzante: ogni 2 mesi, da aprile a settembre. 

Riproduzione: per semina su lettorino tiepido. Per talee dei germogli sviluppatisi lungo i fusti. Farle radicare in vasetti, in un misto di sabbia e terriccio, molto umido, su una tavoletta posta su un radiatore o sotto campana, in serra temperata. 


Articoli correlati