E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento . . .
È l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova.


(Giovanni Pascoli)

Epidendrum

 


Epidendrum ibaguense, della famiglia delle Orchidacee, origini Guatemala. Le numerose specie (alcune centinaia) del genere Epidendrum mostrano una incredibile variabilità; i fiori sbocciano generalmente riuniti in grappoli o in spighe pendule oppure erette; hanno corolla di forma complessa e colori talvolta molto vivaci. 

L'Epidendrum ibaguense è caratterizzato da fiori del diametro di 3-4 cm, riuniti in grappoli. Il labello è ornato da singolari escrescenze giallastre. Si tratta di una specie facile da coltivare; rampicante, cresce lungo il supporto fornitole fino a 2 m di altezza e la fioritura si verifica praticamente durante tutto l'anno. 

La coltivazione deve essere realizzata in serra temperata a una temperatura invernale che si mantenga intorno ai 13°C con massime estive inferiori ai 35°C. Essendo epifita questa pianta non ha necessità particolari in fatto di terreno; si trovano in commercio miscugli già pronti adatti alle orchidee, costituiti da fibre di osmunda, sfango, sabbia e ghiaia fine, per assicurare un buon drenaggio. E' anche possibile utilizzare semplicemente corteccia di pino triturata insieme a torba e sabbia. 

Gli Epidendrum hanno bisogno di atmosfera umida e vanno coltivati in serra, provvedendo a ventilare l'ambiente in estate. Si trapiantano ogni 2-3 anni avendo cura di eliminare i bulbi vecchi e le radici morte. 

In estate fertilizzare con un prodotto liquido solubile da somministrare con l'acqua delle innaffiature. In questo periodo effettuare anche un trattamento contro gli afidi. 

Innaffiature: ridotte, quanto basta per mantenere il substrato umido in tutte le stagioni; quando la temperatura si abbassa innaffiare molto poco. 


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